Fabrizio Bernini
Arezzo, 3 luglio 2019 - Fabrizio Bernini, il numero uno di Zucchetti, quando ti spiega quello che fa, sembra che sia la cosa più semplice del mondo. Per semplici le fa passare, ma così non è, perché avere 300 dipendenti, un laboratorio di idee e progetti per cogliere ogni anno nuove sfide, è una vera impresa. E se gli chiedi se le tasse sono troppo alte, ti risponde che sì, sono alte, ma é giusto pagarle, ma che per essere competitivi con il resto del mondo gli utili reinvestiti in azienda andrebbero detassati.
Il mondo di Bernini e della Zucchetti si divide in 7 sedi, tutte in Italia, la più importante a Terranuova Bracciolini. Bernini é valdarnese, ci tiene a ribadirlo e da qui non se ne vuole proprio andare nonostante le numerose offerte.
Bernini, ha da poco fatto una nuova acquisizione.. Sì del 51% di hrz che ha sede a Milano e Torino e sviluppa software per servizi alle aziende. Questa acquisizione ci permette di crescere in un settore nel quale siamo già avviati. Nel ramo dei servizi gestionali con le nostre sette sedi arriviamo a circa 14 milioni di fatturato Con tutti gli altri rami di azienda arriveremo quest’anno a circa 90 milioni.
C’è anche la robotica.. Con la robotica totalizziamo 45 milioni di fatturato grazie anche ai nostri robottini che stiamo continuando a sviluppare
Poi c’è il settore delle rinnovabili, come sta andando? Molto bene, con gli inverter e i sistemi di accumulo, raccogliamo l’energia proveniente dai pannelli solari nelle batterie. Pensi che grazie al nostro sistema, con una piccola pensilina é possibile dare energia a una macchina per 150 km ogni giorno.
Quanti dipendenti avete? A Terranuova siamo circa 220, comprese le nostre altre sedi, siamo 310. Il fatturato è di circa 90 milioni, lo scorso anno di 78. Una bella crescita.. E poi abbiamo un laboratorio dove produciamo solo idee. In una fase successiva decidiamo se entrare nel mercato.
E ovviamente continuate ad assumere.. Da gennaio abbiamo assunto 27 ingegneri, altri 15 da qui alla fine dell’anno. Alcuni fanno un lavoro che un anno fa nemmeno esisteva.
Nell’era dell’industria 4.0 come si fa a rimanere nel mercato? Ogni anno dobbiamo produrre idee differenti e nuove. Da qui al 2030, l’85% delle persone che saranno occupate, faranno un lavoro che ancora oggi non si conosce. La media dei nostri nuovi assunti è di 27 anni. Puntiamo moltissimo sui giovanissimi. Dallo scorso anno ad oggi abbiamo assunto 80 persone.
Come nasce Zucchetti? L’ho fondata io che sono un perito elettronico e non ho finito ingegneria. Negli anni 80 avevo necessità economiche e iniziai a lavorare in una azienda che poi chiuse. Da quel momento decisi di non fare più il dipendente. Non vengo da una famiglia ricca e la mia era una assoluta voglia di rivalsa.