Valerio Massimo Manfredi esalta la nuova mostra del MAEC

Inaugurata la mostra “1738. La scoperta di Ercolano. Marcello Venuti: politica e cultura fra Napoli e Cortona” di scena a Cortona fino al 2 giugno

Un momento dell'Inaugurazione della mostra con Giulierini, Manfredi, Ricci e Sirano

Un momento dell'Inaugurazione della mostra con Giulierini, Manfredi, Ricci e Sirano

Cortona, 2 marzo 2019 - E’ un fiume in piena Valerio Massimo Manfredi il famoso archeologo e scrittore nonché personaggio televisivo. “Un gradito ritorno. Cortona la conosco da tanti anni. L’ho scelta persino come tappa per il mio viaggio di nozze nel 1980. Oggi è un piacere testimoniarne ancora una volta la sua vivacità culturale”. Ammira le opere ercolanesi esposte nel salone mediceo di Palazzo Casali e disquisisce di cultura a 360 gradi. A proposito della figura che fa da trait d’union alla mostra cortonese afferma: “Venuti è stato un grande archeologo, che ha avuto delle intuizioni straordinarie e che ha creato dei ponti e delle connessioni molto interessanti. Ho scoperto la sua storia recentemente e ne sono rimasto affascinato”.

Poi saluta con profonda stima e amicizia il direttore del Mann Paolo Giulierini che lo accoglie insieme al Direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano e al presidente del Maec Albano Ricci. Una passeggiata veloce in mostra prima dell’inaugurazione ufficiale in un teatro Signorelli gremito in ogni ordine.

E’ il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri a fare gli onori di casa esaltando le peculiarità internazionali che Cortona è in grado di offrire. “Il Maec è diventato un polo culturale imprescindibile con pezzi che ci invidiano in tanti. I numeri che riesce ad ottenere sono quelli da grande città. La strada intrapresa è quella giusta e molto di questo merito va a Paolo Giulierini che rappresenta oggi il nostro orgoglio”.

L’ovazione della platea è per lui. L’archeologo che come Marcello Venuti tre secoli orsono parte alla volta di Napoli per creare un legame che ha già portato dei risultati eccellenti. “Quello che abbiamo voluto fare è omaggiare la figura di Marcello Venuti – spiega Giulierini -  perché attraverso di lui non solo si scopre Ercolano ma si dà origine al Neoclassicismo. Questa mostra ha un duplice valore: raccontare Ercolano attraverso una campionatura di icone molto interessanti, parlare del legame tra Toscana e Regno delle due Sicilie e soprattutto lanciare un messaggio di grande unità europea rispetto ad un valore, quello della classicità, che ci tiene ancora oggi tutti insieme. La statua di Alessandro Magno che è stata scelta come icona della mostra è un messaggio formidabile. Serve a dire quanto la città di Cortona in questi anni ha cavalcato il sogno dell’archeologia. In pochi anni ha dialogato con musei del calibro dell’Ermitage, del Louvre, del British fino al museo di Napoli. Un percorso che ne dichiara il prestigio internazionale”.

La mostra “1738. La scoperta di Ercolano. Marcello Venuti: politica e cultura fra Napoli e Cortona” è di scena al Maec fino al 2 giugno. Un progetto espositivo realizzato insieme al Mann di Napoli con il coinvolgimento dell’Accademia Etrusca di Cortona, la Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona e il Comune di Cortona. Main sponsor Banca Popolare di Cortona (Info ercolano.cortonamaec.org).