Pienone alla Pieve per lo spettacolo del Rotary

Per due sere di fila tutto esaurito, raccolti 6 mila euro da destinare al restauro dell'altare di San Donato

SUGGESTIONI Un momento dello spettacolo in scena sabato e domenica nella chiesa della Pieve con i soci del Rotary come attori diretti da Alessandro Bandecchi

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Arezzo, 22 aprile 2015 - Avete presente quando si dice un successo di critica e pubblico? Si può chiamare così il doppio appuntamento di sabato e domenica scorsa con lo spettacolo «Assassinio nella cattedrale», rappresentato nella Pieve di Arezzo, ha fatto registrare un doppio e lusinghiero risultato.

Il primo è il dato relativo all’affluenza, come spiega Liletta Fornasari, presidente del Rotary club Arezzo Est che ha ideato l’evento: «Innanzitutto vorrei ringraziare gli aretini che hanno risposto in massa al nostro appello. Il primo giorno, nonostante avessimo messo anche delle sedie aggiuntive nella Pieve, abbiamo dovuto lasciare fuori decine di persone perché la chiesa aveva raggiunto la sua capienza massima. La sera seguente si è avuto di nuovo il pienone, stavolta però per fortuna siamo riusciti a far entrare tutti. Direi che l’evento ha colto nel segno, sono state due serate all’insegna della cultura, con una rappresentazione, sotto la regia di Alessandro Bandecchi di grande qualità, e soprattutto abbiamo raccolto sei mila euro per il restauro della Pieve che abbiamo consegnato domenica sera a don Alvaro». Già, perché il secondo risultato degno di nota è stato l’incasso, con un don Alvaro felicissimo che ha commentato un po’ scherzando e un po’ no: «Se volete, potete replicare ogni fine settimana».

L’intento dell’iniziativa, alla quale hanno aderito il Rotary Club Arezzo alla quale hanno aderito tutti i club service come i Rotary di Valdchiana, Casentino, Cortona, Valdarno, Valtiberina, Soroptimist, Fidapa, Inner Wheel e Serra club, con i Fanti del Comune a fare da accoglienza sul sagrato, era appunto raccogliere fondi da destinare alla Pieve che necessita di alcuni lavori urgenti. «Con ogni probabilità – conclude Fornasari – il primo intervento sarà quello sull’altare di San Donato. Restaurarlo vorrebbe dire restituire alla città un autentico gioiello».