Montevarchi si prepara al "Paleofest 2021"

PaleoFest 2021 e “Premio Italiano di Paleoarte”. L’evento al Museo Paleontologico di Montevarchi.

Il Museo Paleontologico

Il Museo Paleontologico

Arezzo, 16 luglio 2021 - Nel mese di ottobre si svolgerà l’edizione 2021 del “PaleoFest. Festival della Preistoria” presso il Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio, che organizza tale manifestazione dal 2017. Durante l’edizione del Festival, che si terrà sabato 2 e domenica 3 ottobre 2021, sarà assegnato il “Premio Italiano di Paleoarte”, culmine della competizione artistica inaugurata martedì 15 giugno scorso, creata con l’obiettivo di diffondere la conoscenza della “paleoarte”, ovvero la rappresentazione della vita preistorica attraverso varie tecniche artistiche. “Proprio negli ultimi anni – fa sapere il Museo – si è registrato un notevole aumento di artisti interessati alla paleoarte e una conseguente produzione di opere che interpretano e rappresentano i fossili, generalmente allegate a pubblicazioni scientifiche o esposte nei musei”.

Il Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio si fa dunque promotore, all’interno del contenitore più ampio e affermato del PaleoFest, “di un’iniziativa unica nel suo genere, volta soprattutto a premiare il lavoro di tanti nuovi artisti – concludono – sempre più vicini al mondo dell’illustrazione e della scultura paleontologica, garantendo per altro un premio in denaro per i tre artisti più meritevoli”. Le opere inviate per il concorso, entro il 15 di settembre, saranno messe in mostra durante il Festival e rimarranno esposte al Museo di Montevarchi per un periodo di un mese circa, per poi spostarsi in una serie di appuntamenti selezionati dall’Accademia Valdarnese del Poggio e dai partner del Premio Italiano di Paleoarte. Un’occasione per gli artisti professionisti e non che desiderano promuovere le proprie creazioni legate alla paleontologia. La giuria dell’evento sarà composta da studiosi influenti della scena paleontologica italiana, oltre che da rappresentanti del Museo di Montevarchi, nonché da un giudice di fama internazionale. Nel museo sono raccolti circa 3000 reperti, provenienti quasi esclusivamente dal Valdarno Superiore e di età compresa fra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore.bNella raccolta si distinguono i fossili vegetali, come le noci di Junglans tephrodes e le foglie di Platanus aceroides, e una ricca collezione di fossili animali. Tra questi vanno segnalati l’Elephas meridionalis, proboscidato di dimensioni imponenti che poteva superare i 4 metri al garrese e raggiungere i 200 quintali di peso, e il cranio del Machairodus meganteron, la cosiddetta “tigre dai denti a sciabola”, così chiamata a causa delle dimensioni dei canini superiori.