La pandemia non ferma la musica: ecco le nuove uscite di Materiali Sonori

Il presidente Bigazzi: "L'antidoto alla tristezza? Creare cose belle"

Giampiero Bigazzi

Giampiero Bigazzi

Arezzo, 26 gennaio 2021 - La pandemia, lo stop agli spettacoli, il doversi reinventare. Il mondo dell'arte e della cultura, da ormai un anno a questa parte, fa i conti con uno stop di cui non si conosce la fine. Eppure, anche in un periodo così drammatico, c'è spazio per fare nuove scoperte, o riscoperte, e per inventare nuovi linguaggio. Ad esempio, è così che sta affrontando questo momento  Materiali Sonori, la storica etichetta valdarnese, come spiega il suo presidente Giampiero Bigazzi: «La situazione è quella che sappiamo da marzo dello scorso anno. Si soffre, non solo da un punto di vista economico, mancano il pubblico, i teatri. Però è anche un periodo di riscoperte, anche se è un po’ buffo da dire. Le persone a casa stanno riscoprendo i dischi, alcuni collezionisti perfino le musicasette». E sul fronte dischi, Materiali Sonori non si è fatta trovare impreparata: «Oltre a tutta la produzione su Majakovskij, è da poco uscito «Fuegos Y Chavela», il disco di Letizia Fuochi dedicato a Chavela Vargas. I ‘Flame Parade’ stanno registrando in questi giorni un Ep con alcune versioni acustiche dei brani del loro album, ‘Cosmic Gathering’, più un inedito. Si è conclusa, con enorme successo, la raccolta per un disco dedicato alle canzoni di Ivan Della Mea di Alessio Lega. In questi giorni, inoltre, è stato pubblicato «Almost Blake Songs of Innocence»: una inedita registrazione di Simone Baldini Tosi e Laura Coser. Abbiamo in ponte un progetto dedicato a Gianni Rodari di Giuditta Scorcelletti, David Riondino e Stefano Cocco Cantini che diventerà uno spettacolo. Inoltre, stiamo distribuendo la collana di dischi Maggio Live, del Maggio Fiorentino». Non c’è la possibilità di andare in scena su un palco, ma questo non significa stare fermi: «La scorsa estate – conferma Bigazzi – pur nella sua particolarità, è stata emozionante. Ricominciare a sentire il calore della gente, gli spettacoli sold out...poi ci siamo bloccati di nuovo. Ora bisogna prepararsi a una primavera di solitudine e a un’estate che somiglierà molto a quella precedente. A meno che la campagna di vaccinazioni non cambi la tendenza».