LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Vasari, l’amico ritrovato a tappe. I vasi della leggenda dopo i libri. E dal Brasile sbarca il brand Arezzo

L’antipasto della grande mostra ora anima la biblioteca e il museo archeologico: quel mestiere di famiglia. L’arrivo dei titolari del marchio che porta il nome della città nel mondo per un evento di beneficenza.

Vasari, l’amico ritrovato a tappe. I vasi della leggenda dopo i libri. E dal Brasile sbarca il brand Arezzo

Vasari, l’amico ritrovato a tappe. I vasi della leggenda dopo i libri. E dal Brasile sbarca il brand Arezzo

"Un maggio da incorniciare". È la frase che rimbalza ai piani alti della Fondazione InTour dove si lavora per portare nel mondo l’immagine e i tesori di una città che celebra uno dei suoi figli più illustri: Giorgio Vasari. Due anteprime fanno da apripista all’anno numero 450 dalla morte del maestro del Rinascimento, artista poliedrico alla corte di Cosimo I dè Medici al quale legò un’amicizia profonda. La mostra bibliografica nelle sale della Biblioteca con una rarissima collezione de Le Vite e informazioni sulle origini della famiglia Vasari, rappresenta il primo step per entrare nel mondo dell’artista aretino che ha progettato gli Uffizi, Palazzo Vecchio e il celebre Corridoio Vasariano solo per citare alcuni dei capolavori architettonici che segnano la storia della Firenze rinascimentale. Il secondo "anello" della collana di perle rare che culminerà nella grande mostra internazionale alla Galleria d’arte contemporanea di Piazza San Francesco, è l’evento al Museo Archeologico. Un’esposizione che ripercorre il legame della famiglia Vasari con le antiche manifattura aretine, a partire dal mestiere di vasaio. Lo stesso del nonno dell’artista, Giorgio di Lazzaro Taldi.

Le porte dello scrigno d’arte che affaccia sull’Anfiteatro si dischiudono mercoledi all’evento curato dalla direttrice Maria Gatto. E il visitatore potrà viaggiare nella bellezza attraverso riferimenti letterari, documenti e reperti. Strumenti per scoprire i legami di Vasari con le antichità della sua terra. E tra queste gli straordinari vasi aretini i e la Chimera.

La prima tappa della mostra permette di entrare nel mondo degli Arretina vasa e di apprezzarli dalla prospettiva di Giorgio Vasari. Fin qui uno dei filoni del percorso espositivo che avrà un altro momento clou tra una manciata di giorni, quando in Piazza Grande si correrà la Giostra del Saracino. Perchè a Vasari è dedicata la sfida di giugno e la lancia d’oro. C’è un altro aspetto di questo anno speciale che lancia Arezzo nel panorama internazionale. Sono i capolavori di Vasari custoditi nei musei e nelle chiese della città: gli stessi che richiamano qui turisti e appassionati d’arte.

E capita anche che alcuni espositori in occasione dell’Antiquaria del compleanno abbiano chiesto di poter aprire il banco in piazza della Badia proprio per fare "un salto", tra un cliente e l’altro, ad ammirare le opere recentemente svelate. Galeotta fu la trasmissione Rai che ne ha anticipato la scoperta.

E se Vasari porta la sua città nel mondo, in città sta per arrivare la famiglia di imprenditori brasiliani, proprietari di un colosso internazionale della moda e della pelletteria. Un brand di successo, il nome? Arezzo. La visita imminente segue un desiderio degli imprenditori da oltre dieci anni legati alla città: restituire ciò che il nome Arezzo ha prodotto per loro in termini di business. Allo studio un evento alla Galleria d’arte contemporanea intorno al 20 giugno, il cui ricavato sarà destinato alla città. Che in America Latina è sinonimo di eleganza e stile.