Si entra nel vivo della 146 esima edizione della Giostra. Questa mattina alle 11 in piazza del Comune ci sarà l’estrazione delle carriere e il giuramento dei capitani, la prima cerimonia ufficiale del Saracino de1 settembre. Appuntamento, dunque, con la sorte per tutti i quartieri nella speranza che l’ordine delle carriere estratto possa loro dar loro una mano nella conquista della lancia d’oro dedicata alle stimmate di san Francesco.
Questa edizione della Giostra assume infatti un’importanza particolare, non tanto dal punto di vista tecnico e agonistico quanto da quello "politico". E’ l’ultima infatti prima del rinnovo di tutti i consigli direttivi e una possibile vittoria o sconfitta sicuramente peserà molto nelle urne. E tutti i quartieri, agli occhi dei loro soci, hanno qualcosa da dover migliorare o riscattare. Un po’ meno degli altri quartieri Porta Santo Spirito, vittorioso a giugno e dominatore della lizza negli ultimi anni. Ma anche i gialloblù hanno obiettivi precisi da raggiungere. A giugno abbiamo assistito al riscatto di Gianmaria Scortecci che in sella a Doc ha dimostrato di essere il giostratore più forte e maturo della lizza. Elia Cicerchia però non è ancora tornato ai livelli altissimi a cui aveva abituato tifosi e spettatori.
E ancora deve tornare ad essere il "cecchino" di sempre. Il ruolo di "spalla" non si addice ad un campione del suo calibro ed il quattro non è certo il suo punteggio. C’è da capire se ci sono problemi, anche di cavallo.
Porta Sant’Andrea è sicuramente il quartiere che ha deluso di più e disatteso tutte le aspettative create nelle prove settimanali e nella simulata. Due giostre di fila sottotono non si addicono ai biancoverdi. La strategia, al momento, è quella di cambiare binomi. Saverio Montini scenderà in lizza con Conte Darko e Tommaso Marmorini quasi sicuramente correrà con Toro Seduto, ma la decisione finale per lui non è stata ancora presa.
L’allenatore Martino Gianni e la dirigenza vogliono vedere come vanno le prove che Marmorini farà anche con Sibilla, una cavalla dalla grande esperienza. Porta Crucifera è un quartiere che in Piazza si muove benissimo e diventa comunque e sempre competitivo. Ma questo non basta e anche qui serve la vittoria. I rossoverdi dovranno dimostrare di saper fare di più di quello che hanno fatto nella notturna. Gabriele Innocenti che può centrare il cinque e Lorenzo Vanneschi che i problemi di carriera lenta sono stati solo un incidente, legato, come hanno detto i cruciferini, al fatto che Pinocchio ha perso un ferro prima di correre. Porta del Foro non ha più scuse da giocarsi. La vittoria deve arrivare. Ora ci sono le strutture giuste dove prepararsi e un allenatore del calibro di Enrico Vedovini, che dovrà trasmettere carattere e grinta ai suoi giostratori. Insegnare a Porta del Foro come si combatte in Piazza, come ha sempre fatto lui nella sua lunga carriera. Non esistono per nessun quartiere giostre belle senza vittoria.
Sonia Fardelli