AREZZO
Un piano di azione ad ampio raggio condiviso da tutti gli attori coinvolti. Impegni concreti per prevenire e contrastare con ancora più forza il fenomeno dei furti nelle aziende orafe.
È quello che emerge dall’incontro che il prefetto Clemente Di Nuzzo ha tenuto ieri mattina in prefettura con i rappresentanti della consulta orafa alla presenza dei vertici provinciali delle forze di polizia. E’ stata decisa una fattiva agenda di lavoro che partirà immediatamente con impegni importanti e concreti che si svilupperanno nei prossimi giorni. Tenuto conto della estensione e dell’ampia diffusione sul territorio di imprese orafe, anche di piccole dimensioni, l’obiettivo è quello di costruire una reale azione sinergica tra tutti gli attori coinvolti nel sistema della sicurezza delle imprese del mondo orafo e, quindi, di agire su tutti i fronti possibili, sia dal lato delle misure di prevenzione e contrasto che da quello della repressione dei tentativi di commissione delle azioni delittuose. Particolare attenzione sarà, pertanto, posta al rafforzamento dei servizi di controllo ed al coordinamento delle forze di polizia, con il contributo degli istituti di vigilanza privata operanti per il settore ed alla sensibilizzazione sulla necessità di un adeguato rafforzamento dei sistemi di sicurezza passiva delle imprese stesse. In particolare gli istituti di vigilanza sono stati convocati per una prossima riunione in questura volta ad approfondire alcuni rilevanti aspetti tecnico operativi. "È fondamentale in questa fase non trascurare nessun aspetto del problema – ha detto il prefetto – perché è dall’azione e dalla collaborazione di tutti gli attori in campo, istituzionali e privati, che si può dare una positiva risposta al problema".
Con la consulta orafa sarà, inoltre, rafforzato il già costante percorso di dialogo intrapreso: "Parlarsi, ascoltarsi e scambiarsi informazioni – ha aggiunto il prefetto – è importante e contribuisce a rafforzare l’intero sistema di sicurezza che intendiamo portare avanti e migliorare". In previsione anche un incontro in prefettura con un’ampia rappresentanza degli imprenditori orafi, così come richiesto da Giordana Giordini, presidente della sezione oreficeria e gioielleria di Confindustria Toscana Sud e della Consulta Orafa di Arezzo, per un utile confronto con le forze dell’ordine riguardo alle misure di prevenzione.