MARCO CORSI
Cronaca

San Giovanni. Ad una settimana dalle elezioni Francesco Carbini analizza il voto

"All’inizio non ero sicuro del ballottaggio, ma negli ultimi giorni sono aumentate le speranze”. Critiche soprattutto alla destra.

Francesco Carbini

Arezzo, 17 giugno 2024 – Il coordinatore dell'Alleanza civica per San Giovanni Francesco Carbini, ad una settimana esatta dal voto che ha proclamato sindaco Valentina Vadi, ha analizzato le recenti amministrative, parlando un po' di tutto: dal successo ottenuto dal sindaco uscente al centrodestra,fino ad arrivare agli stessi civici. "Valentina Vadi ha vinto ed è stata confermata Sindaco di San Giovanni Valdarno. Una vittoria al primo turno, quando tutti o quasi davano per scontato il ballottaggio cui i sangiovannesi erano abituati dalle precedenti consultazioni del 2014 e 2019 - ha esordito Carbini - Come avevo fatto dopo la mia sconfitta al ballottaggio del Giugno 2019, l’ho abbracciata e le ho augurato un buon lavoro, nell’interesse di tutti. Alcune riflessioni, però, mi sento di farle". Carbini ha tenuto a puntualizzare che non era tra quelli che ritenevano sicuro il ballottaggio. "Ma ci avevo cominciato a credere negli ultimi giorni, parlando con diverse persone che mi chiedevano come votare - ha aggiunto - Non ne ero sicuro per diversi motivi, il principale dei quali era la debolezza degli altri candidati Sindaci in campo ( Cinque Stelle insieme a Rifondazione Comunista, e quello del Centro Destra, o per meglio dire Destra-Centro). E poi votare a Giugno, addirittura 15 giorni più tardi del 2019, non poteva aiutare la nostra sfidante Lisa Vannelli, che ha comunque avuto un successo personale indiscutibile, in un misto di un suo crescendo di popolarità che sicuramente difettava rispetto al Sindaco uscente e di una presenza ormai imponente e costante delle Liste Civiche Sangiovannesi nella città di Masaccio".

"Altro dato su cui porre l’ attenzione - ha proseguito- è il periodo Covid che ha caratterizzato gran parte della prima consiliatura Vadi. Come è accaduto un po’ in tutti i Comuni, le ingenti risorse finanziarie hanno inondato come mai era accaduto nella storia le casse comunali, permettendo al contempo di far partire alcune opere e tentare il completamento di altre. Sul come poi sono state stanziate e spese le somme PNRR non ha importanza, l’immagine è stata quella di un Comune che dopo svariati anni riprendeva a investire. Dando così un segnale di discontinuità con le precedenti Giunte Viligiardi che infatti avevano messo in grande difficoltà il Pd, arrivando a rischiare di perdere la guida di San Giovanni". "Non sto qui a ripetere poi altre questioni che hanno determinato il non arrivare per la terza volta al ballottaggio nonostante la crescita in voti assoluti delle Liste Civiche, segno di una vitalità propositiva e una presenza popolare forte - ha aggiunto- ma ha pesato la totale assenza della Destra-centro che non solo non ha fatto partecipare il proprio candidato Tinagli ad alcun dibattito pubblico, ma si è ben guardata dall’ aprire un comitato elettorale o fare propaganda. E così, come già avvenuto in altri territori, ha di fatto invitato alla diserzione favorendo indiscutibilmente il Pd. Come a dire: noi non conosciamo niente di San Giovanni, non siamo presenti fra la gente, ma se l’ alternativa al Pd non siamo noi ma le Liste Civiche, che vinca il Pd …magari poi ci accordiamo meglio nelle segrete stanze su altre questioni tipo “ciclo dei Rifiuti” o “sanità”."

"D’ altronde - ha proseguito il coordinatore dell'Alleanza civica - di questo modo di fare politica, più attento agli affari che ai bisogni delle persone, ne iniziano ad avere consapevolezza persino diversi Sindaci dell’ area di centro destra, consci che solo con il civismo e con la reale conoscenza delle esigenze territoriali si possa vincere e governare. Le riflessioni sarebbero naturalmente altre, ad iniziare da alcuni errori di valutazione che sicuramente le Liste Civiche Sangiovannesi hanno compiuto". "Ma un’ulteriore focus da attenzionare - ha proseguito Carbini - è la peculiarità tutta sangiovannese del lamentio perenne di tanto elettorato Pd e financo di parte di vecchio gruppo dirigente di sinistra post comunista, post democristiano e post tutto, che ti avvicina, ti incoraggia a batterti per il cambiamento ma che poi arrivato al momento che conta (il voto) si tira indietro ipocritamente. E’ accaduto anche stavolta. Valentina qui, Valentina la… ma poi prevale il “ cambiare tutto perché nulla cambi”. Sicuramente un modus operandi sul quale si potrebbe scrivere un libro che avrebbe la stessa fortuna del più celebre “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa". "Adesso occorre però guardare avanti - ha concluso Francesco Carbini - nell’interesse dei sangiovannesi. Vigilando sull’ operato della nuova Giunta Comunale, ascoltando i cittadini come abbiamo sempre fatto, sollecitando e proponendo soluzioni per far tornare a crescere la nostra San Giovanni. E volgendo uno sguardo attento a ciò che avviene intorno a noi, per non subire scelte che troppo spesso hanno relegato la nostra Città ai margini del Valdarno".