Rogo nel tempio Sikh. Parte la ricostruzione

Un ponte con la madrepatria, la sottoscrizione per trovare risorse è stata pubblicizzata anche in India.

Rogo nel tempio Sikh. Parte la ricostruzione

L’edificio, che poteva contenere circa 200 persone era inoltre un punto di riferimento culturale, per attività educative riservate soprattutto ai bimbi

Non si sono persi d’animo e hanno lanciato una raccolta di fondi per ricostruire il Shri Guru Ravidass Temple, il tempio di via Amerigo Vespucci a Montevarchi devastato da un incendio ai primi di settembre scorso. Era passata da poco la mezzanotte quando le fiamme, divampate da una vettura parcheggiata sotto la tettoia di una rimessa attigua alla loro struttura, si levarono alte e ben presto aggredirono il capannone dei fedeli indiani. Ingenti i danni nonostante l’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco del distaccamento cittadino e del comando di Arezzo che avevano dovuto lavorare fino all’alba per spegnere gli ultimi focolai e completare le operazioni di bonifica. I membri della comunità Sikh, fortemente radicata in Valdarno e nel territorio montevarchino, da quella notte si sono subito mobilitati per ripristinare il luogo di culto ormai da sette anni meta di preghiera. Al suo interno era custodito anche il Guru Granth Sahib, il libro della liturgia per la recitazione rituale, ridotto in cenere insieme agli arredi. L’edificio, che poteva contenere circa 200 persone era inoltre un punto di riferimento culturale, per attività educative riservate soprattutto ai bimbi che potevano frequentare lezioni settimanali e apprendere la lingua e i fondamenti della cultura del Punjab. E proprio grazie a un un ponte con la madrepatria, la sottoscrizione per trovare risorse è stata pubblicizzata oltre che in Italia, attivando un Iban al Monte dei Paschi di Siena, anche sui media e social in India. La richiesta di aiuto ha dato esito positivo e la ricostruzione ora è più vicina. Già all’indomani del rogo si erano interessati alla vicenda gli amministratori della città e il sindaco Silvia Chiassai Martini e l’assessore Sandra Nocentini.