REDAZIONE AREZZO

Ragazza ferita sulla cascata. Si è temuto un nuovo dramma. Rinnovato appello alla prudenza

L’episodio di venerdì ha riportato alla mente il grave infortunio di Pancrazi

Ragazza ferita sulla cascata. Si è temuto un nuovo dramma. Rinnovato appello alla prudenza

SANSEPOLCRO

Si è temuto un altro drammatico incidente sulle colline biturgensi che ha fatto ricordare il brutto infortunio patito da Marco Pancrazi nel maggio del 2022. Alla fine, solo tanto spavento per la 18enne australiana infortunatasi nel pomeriggio di venerdì scorso lungo il torrente Afra.

O meglio, sulla cascata di un affluente vicino alla confluenza con l’Afra sulla strada per la frazione Montagna di Sansepolcro, perché la ricostruzione dei fatti conduce proprio su questo versante. La giovane era in compagnia di altre due connazionali (con ogni probabilità, le tre alloggiavano in un agriturismo della zona) e assieme alle amiche si sarebbe recata sul corso d’acqua non per fare il bagno ma per scattare alcune foto. In effetti, il paesaggio e i torrenti che vi scorrono esercitano indubbia attrazione per chiunque li frequenti, specie se poi proviene dall’altra parte del globo.

Un piede messo male, oppure scivolato all’improvviso, le avrebbe fatto compiere un volo di un paio di metri, con ricaduta su una pietra in parte bagnata dal torrente: questa la versione dei fatti, con il pericolo di una frattura al femore poi tramutato in forte contusione. Stabilizzata sul posto, è stata trasferita al San Donato di Arezzo dall’elicottero Drago dei vigili del fuoco, che si erano organizzati con ogni mezzo perché la zona dell’incidente è alquanto impervia e lo stesso velivolo ha dovuto compiere più giri prima di individuarla, scendendo poi più a valle per poter atterrare e caricare la sfortunata ragazza. L’accaduto ha riportato alla mente il fatto del maggio 2022, quando all’altezza del Cadutone aveva subito gravi lesioni Pancrazi, il biturgense di 34 anni ancora impegnato nella fase di riabilitazione, che peraltro conosce bene l’Afra, ma è la dimostrazione di come a volte le insidie siano celate laddove uno meno se le aspetti.

Proprio pochi giorni fa, nel corso di una seguita trasmissione sulla Rai, un conduttore ha sconsigliato a chiunque di scattare selfie (magari non era il caso dell’australiana) in acqua, perché la corrente è imprevedibile e potrebbe sorprendere chiunque nel momento fatale. La bella stagione comincia a manifestarsi anche con il clima e il torrente per eccellenza, nel quale la gente di Sansepolcro va a cercare refrigerio, è da sempre l’Afra, anche se non vi sono più i pienoni di un tempo. I gorghi di acqua fresca e pulita attraggono molto: il problema è che non si cammina sulla sabbia, ma su sassi di ogni genere, per cui perdere l’equilibro non è difficile. L’invito alla prudenza e a non strafare (anche nel tuffarsi dai muretti) è pertanto d’obbligo: passare dal relax al dramma è a volte questione di attimi.