"Provo a far slittare la rata Tari al 31 gennaio" Categorie a rischio, l’annuncio di Ghinelli

Nella diretta Facebook parla anche dello screening di massa. Il quadro: il pungidito agli alunni parte nella prossima settimana. Difficoltà tamponi rapidi dagli odontoiatri per gli adulti: la Regione non li passa, stamani incontro tra il sindaco e D’Urso

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di Sergio Rossi

E’ l’argomento del giorno: tante famiglie allo stremo, il lavoro che non c’è, il lockdown, Confcommercio che indice lo sciopero fiscale. E su tasse e imposte nemmeno il Comune si tira indietro. L’annuncio arriva dal sindaco Alessandro Ghinelli nel corso della diretta giornaliera Facebook per fare il punto sulla situazione legata al Covid. "Stiamo lavorando - ha detto Ghinelli - per far slittare la seconda rata Tari dalla scadenza del 15 dicembre al 31 gennaio 2021 per i codici Ateco", ovvero i titolari di attività chiuse. Un mese e mezzo di respiro e non è certo poco in questi tempi grami. Non molto, anzi niente, può fare invece il Comune sulle tasse nazionali le cui scadenze si stanno avvicinando, quelle per la quali è partita la protesta fiscale dei commercianti.

Il sindaco è poi tornato di nuovo ad affrontare la questione dello screening di massa, per la quale l’amministrazione si sta battendo con forza. Stamani avrà un incontro con il direttore generale della Asl Antonio D’Urso a cui parteciperà anche l’Ordine dei medici e degli odontoiatri rappresentato da Giovacchino Raspini. Non mancano gli ostacoli per dare corso alla campagna che dovrà riguardare la popolazione adulta. La Regione, infatti, non contribuisce all’acquisto dei tamponi, un costo notevole considerando la vasta platea a cui i test sono rivolti: non per un rifiuto a questa particolare iniziativa, ma come prassi. E per superare le difficoltà economiche, su cui il piano rischierebbe di arenarsi, il Comune si aspetta dall’incontro odierno una svolta, un accordo quadro che veda da una parte la compartecipazione fra più soggetti alla spesa; e dall’altra la condivisione operativa con l’azienda ospedaliera. Lo screening è stato ideato in tre step, a partire dall’effettuazione del tampone rapido negli studi odontoiatrici per concludersi, in caso di sospetta positività, con il tampone molecolare in una sede già individuata dall’amministrazione.

Non è intanto partito l’altro segmento di screening anche se in questo caso la fase è avanzatissima. Poichè anche stavolta l’iniziativa non è condivisa con la Regione, Palazzo Cavallo ha dovuto allestire in proprio il portale su cui raccogliere le adesioni e fissare l’appuntamento per il test sierologico, comunemente chiamato pungidito, da effettuare nella sede della Croce Rossa Italiana del presidente Gradassi che ha dato piena collaborazione. Un procedimento non semplice che però è praticamente concluso e che da inizio settimana consentirà l’accesso al portale. Il Comune ha acquistato 8500 pungidito, numero pari agli alunni dalle materne alla scuola media. Le eventuali rimanenze - del tutto probabile che non si raggiunga il 100% - sarebbero destinate alla Caritas.