Preso molestatore seriale: 7 donne nel mirino

Le avvicina con una scusa e mostra loro video hard. Ma i carabinieri lo identificano e lo denunciano. Si era spinto fino alle porte di casa

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di Maria Rosa Di Termine

Avvicinava donne e ragazze nei parchi pubblici, nei vicoli delle città e nei centri commerciali con una scusa, di solito la richiesta di informazioni su una palestra o su un luogo dove praticare arti marziali, e ne approfittava per mostrare video hard sul cellulare.

Il molestatore seriale del filmati porno, diventato un incubo negli ultimi tempi in Valdarno, è stato identificato e denunciato dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni. E’ un trentenne residente nella vallata ora accusato di molestie a sfondo sessuale e minacce.

Le indagini dei militari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, erano iniziate l’11 giugno scorso. Poco dopo le 8 del sabato una donna si era messa in contatto con la centrale operativa per segnalare di essere stata abbordata in piazza Garibaldi a Montevarchi, a due passi dal centro storico, da uno sconosciuto che con un pretesto le aveva messo sotto il naso lo schermo del telefonino su cui scorrevano le immagini di un filmato a luci rosse e poi si era allontanato in direzione del quartiere Pestello.

In pochi minuti era arrivata sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, ma i militari, dopo aver ascoltato la valdarnese e i testimoni, non erano riusciti a rintracciare il ragazzo.

Dagli accertamenti successivi gli inquirenti hanno appurato che quello era solo l’ultimo di una serie di episodi simili avvenuti in varie località della valle. Gli uomini del Nucleo Operativo Radiomobile così si sono messi sulle tracce delle altre vittime, sette in totale dal giugno del 2021, e hanno raccolto le loro testimonianze rendendosi conto che tutti i fatti denunciati erano riconducibili a una sola persona.

L’uomo a quanto pare usava sempre la stessa tecnica per avvicinare le sue vittime, una scusa per avere delle informazioni su per raggiungere luoghi e subito metteva davanti ai loro occhi il cellulare dove passavano dei filmini porno. Nella rete era riuscito a far4ne cadere addirittura sette. Poi l’epilogo.

In ogni caso, infatti, il giovane ripeteva il medesimo cliché: approcciava la "prescelta" chiedendo un’informazione, spesso appunto su una palestra, e ottenuta la risposta le faceva vedere il display dello smartphone che riproduceva un video dal contenuto pornografico invitandola, in qualche caso, a "interpretare" dal vivo il copione apparso sul telefono.

Ma non si era fermato a quello, perché gli uomini dell’Arma hanno accertato che aveva anche seguito due sue vittime fino a casa fermandole nell’androne condominiale e bussando alla porta dell’appartamento e addirittura ne aveva minacciata un’altra che voleva avvisare le forze dell’ordine.

Nel corso della perquisizione domiciliare i Carabinieri sangiovannesi hanno sequestrato il cellulare dell’indagato per acquisire ulteriori prove e in particolare ricercare i contenuti multimediali. Gli esiti delle verifiche sono attesi per i prossimi mesi.