REDAZIONE AREZZO

L’ultimo saluto a Cesari. Tanti amici ed ex giocatori

La cerimonia funebre ieri mattina nella chiesa della Propositura ad Anghiari. Il ricordo di un imprenditore che ha portato in alto il calcio a Sansepolcro.

Diverse le persone che ieri mattina hanno raggiunto la chiesa della Propositura di Anghiari per l’addio a Marino Cesari e per stringersi attorno alla moglie Sonia e. ai figli Marcello, Maurizio, Manuel e Marvin

Diverse le persone che ieri mattina hanno raggiunto la chiesa della Propositura di Anghiari per l’addio a Marino Cesari e per stringersi attorno alla moglie Sonia e. ai figli Marcello, Maurizio, Manuel e Marvin

C’erano anche diversi giocatori di quel Sansepolcro che 45 anni fa salì nella Serie C2 di calcio a tributare l’ultimo saluto a Marino Cesari, il presidente della storica promozione ottenuta dalla squadra bianconera morto venerdì mattina all’età di quasi 86 anni. In testa il capitano Fernando Chiasserini e poi Claudio Facchin, Claudio Giulianini, Giuseppe Tricca, Oriano Mearini, Antonio Donato e anche Marcello Bruschi, che da ragazzo aveva giocato in C2. Assieme a loro Lorenzo Guazzolini, che nella trionfale stagione 1978/’79 era un dirigente della società bianconera. Diverse le persone che ieri mattina hanno raggiunto la chiesa della Propositura di Anghiari per stringersi attorno alla moglie Sonia; ai figli Marcello, Maurizio, Manuel e Marvin; alle nuore e ai nipoti, che hanno ringraziato per la grande manifestazione di affetto dimostrata nei confronti del loro congiunto. La cerimonia funebre è iniziata alle 10.30 e si è trattato di un omaggio tanto semplice quanto significativo a una persona capace di costruire nella vita una importante realtà imprenditoriale, ancora operante e di amare il calcio e lo sport più in generale (da giovane era stato ciclista), come testimoniato anche dalle sponsorizzazioni della cronoscalata dello Spino e del campione di pugilato Gianfranco Rosi. Una persona contenta di essersi realizzata, che ha vissuto una vita densa di impegni e soddisfazioni fin quando le condizioni di salute glielo hanno consentito. Di certo, Marino Cesari conserverà un posto speciale nella storia del calcio biturgense, che grazie in primis a lui seppe trasformare in realtà il sogno proibito della Serie C.