SONIA FARDELLI
Cronaca

La versione di Veneri: "Pubblicare le relazioni è violare la privacy. Pronto ad andarmene"

Il maestro di campo condanna gli incidenti: "Mai reagire alle provocazioni" .

La versione di Veneri: "Pubblicare le relazioni è violare la privacy. Pronto ad andarmene"

Il maestro di campo condanna gli incidenti: "Mai reagire alle provocazioni" .

Dopo Giostra sempre più caldo. Il maestro di campo Gabriele Veneri sta valutando la possibilità di lasciare il ruolo, non rinnovando agli organizzatori della Giostra la sua disponibilità per il prossimo anno, deluso dai tanti risvolti che gli episodi avvenuti in Giostra hanno avuto e sulla pubblicazione in esclusiva da parte de La Nazione della sua relazione e di quella dei suoi collaboratori.

"Porterò fino in fondo il mio ruolo di maestro di campo per la Giostra del 1° settembre – dice Gabriele Veneri – ma sto valutando se dare la mia disponibilità per il prossimo anno. Non mi è piaciuto il fatto che una talpa nella magistratura della Giostra abbia reso noto il mio verbale. Cosa che non posso fare nemmeno io. Si parla tanto della tutela della privacy e poi proprio un professionista, come sono appunto tutti i magistrati, rivela nomi e quello che hanno fatto in piazza e in sfilata. Così non va: non vanno bene gli incidenti avvenuti in sfilata, non vanno bene i disturbi al cavallo, ma non va bene neanche questo comportamento di un magistrato che mette in cattiva luce tutto il lavoro svolto dagli altri togati e sui quali ho sempre una grande fiducia".

Quest’anno in Giostra si è passato il limite. Come giudica il maestro di Campo Gabriele Veneri gli incidenti avvenuti in sfilata?

"Durante la sfilata il pubblico fa tante provocazioni. Sono stato giostratore e mi hanno detto di tutto. All’indirizzo mio, di mia mamma e di mia sorella. Ma le provocazioni non si accettano mai. Non è bello per la manifestazione, non è segno di maturità. Per quanto mi riguarda ho fatto un verbale dettagliato. Saranno poi le forze dell’ordine a fare altre indagini e denunce. Il problema è che chi si è reso protagonista di certi gesti, lo ha fatto sapendo che non gli interessa niente delle conseguenze che può avere".

E i disturbi ai cavalli e alle carriere?

"Ce ne sono sempre stati e da maestro di campo li ho sempre sanzionati. Anche in questa Giostra ho buttato fuori da Piazza Grande tre figuranti. E non venitemi a parlare di folklore. Il folklore si fa dietro la linea di demarcazione che i figuranti non devono mai oltrepassare. Se si supera la linea non si fa più folklore, ma si disturba volutamente il giostratore. Bisogna che i quartieri concentrino tutte le loro energie su come si fa a vincere la Giostra, non su come disturbare gli avversari, cercando di farli perdere. In questo modo si resta indietro e non si cresce mai".