La carica dei tremila alla Maratonina: città bunker in mattinata. Dominio africano, vince il keniano Sugut

Tantissimi partenti per il grande evento: paralisi del traffico un po' dappertutto ma grande occasione per il centro. Il racconto delle mille "gare" diverse che si incrociano LE IMMAGINI DELLA GARA / TUTTI I VOLTI DELLA MARATONINA

Lo spettacolo della Maratonina

Lo spettacolo della Maratonina

Arezzo, 11 ottobre 2015 - Spettacolo con la Maratonina di Arezzo, la carica dei tremila,ma anche disagi per la circolazione, alberghi pieni e grande entusiamso in una domenica da città bunker, sotto assedio per un'intera mattinata. Tanti i partenti fra competitiva e non. Alla corsa vera e propria successo del keniano Sugut in un consueto dominio africano, keniano in particolare. Anche in campo femminile successo di una keniana, Ruth Chebitok. Città bunker nella mattinata per le limitazioni al traffico, ma questo è un evento così straordinario, che porta notevoli aspetti positivi sul territorio, anche a livello di presenze turistiche, per bar, ristoranti, oltre che lo spettacolo atletico, di partecipanti, di colori. E tanto pubblico soprattutto all'arrivo, in via Roma.

Sugut ha percorso i 21.097 chilometri in 1h1'55" precedendo allo sprint il connazionale Rodgers Maiyo. In campo femminile tre africane sul podio, prima italiana Giorgia Morano quinta. L'organizzazione come sempre della Polisportiva Policiano. Si assegnavano nell'occasione anche i tricolori Master, medici e dei consulenti del lavoro.

Alle sue spalle la città si compone e si ricompone. O non si scompone ed è la città degli atleti: che arrivano di prima mattina, sgambettano per fare la gamba e aspettano con un pizzico di emozione il via. E regalano un colpo d'occhio da grande gara, con una via Roma che è un mare di teste in trepida attesa.

Da quel momento partono le mille maratone: l'anziano che non molla e punta a tagliare il traguardo, il ragazzo che si diverte e come un pazzo alla sola idea di correre, l'atleta che cerca il tempo anche se sa che a vincere sarà una delle "frecce nere" in partenza, il vicino di casa contro il vicino di casa, il cugino contro il cugino.

Nel percorso poi le biciclette incrociano i podisti, e lo speaker Fabio Sinatti guida il gruppo con i suoi richiami e le sue notizie, che rimbalzano in tempo reale in piazza Guido Monaco.

Poi c'è l'ultima maratonina, che a loro sembra una maratona: la gara degli automobilisti, che escono di casa con il guizzo della domenica mattina e frenano cento metri dopo il garage. Cercano un varco, non lo trovano, ne cercano un altro, non trovano neanche quello. Impossibili perfino spostamenti minimi, come quelli dalla zona Giotto alla Marchionna. Finché la gara non finisce e la morsa si allenta.

Nel mezzo i vigili urbani: non sono in sciopero, e non sanno neanche loro che occasione abbiano perso, e fanno da filtro. Prezioso, perché solo loro sanno come alternare una macchina e un podista in certi punti spinosi, evitando di trasformare la bagarre in un ingorgo completo.