REDAZIONE AREZZO

Il successo di Youngle ai licei Giovanni. Come funziona la chat di ascolto dei ragazzi

Il progetto "Centro Youngle Valdarno – Arezzo" si rafforza con l'aggiunta di 16 nuovi peer operator, studenti impegnati nell'ascolto e counseling online per ragazzi. Un'iniziativa che promuove la crescita emotiva e la prevenzione del bullismo.

Cresce e si rafforza il progetto "Centro Youngle Valdarno – Arezzo", la chat di ascolto e counseling online rivolta a ragazzi dai 14 ai 25 anni e gestita da coetanei. Il network nazionale, voluto dal Ministero della Salute, è decollato nella vallata nel 2021 e quest’anno potrà contare su 16 nuovi peer operator, ovvero operatori alla pari. Si tratta di studenti dei Licei Giovanni da San Giovanni che saranno impegnati dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 22 per offrire, attraverso la webapp della rete nazionale, sostegno emotivo e consigli preziosi a chi si rivolgerà a loro. Ovviamente l’impegno sarà preceduto da un iter di formazione per sviluppare le competenze da mettere al servizio degli utenti e supportato dal personale dell’Unità funzionale valdarnese salute mentale infanzia e adolescenza. E non a caso Youngle è inserito nell’ambito dell’attività scolastica "Pcto", percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. "Questo patto formativo siglato con la Asl Toscana sud est – afferma la dirigente dei Licei Lucia Bacci – è sintomatico di quanto la scuola oggi sia sempre più protagonista di progetti innovativi per aiutare i nostri studenti nel proprio percorso di crescita emotiva Questa esperienza permette un sano confronto tra pari, sviluppa empatia e accresce consapevolezza nei nostri ragazzi".

Un valore aggiunto, ribadisce la direttrice di zona Distretto Stefania Magi, e sottolinea che la progettualità amplifica "la rete di relazioni tra ragazzi della stessa età utilizzando gli strumenti comunicativi da loro maggiormente conosciuti quali le chat virtuali, ma consapevoli di trovare un volto amico dietro lo schermo". L’iniziativa si muove in sinergia e sulla scia dei risultati positivi di "Cyber Help!" che dal 2018 promuove l’utilizzo consapevole della rete e la prevenzione al bullismo e cyberbullismo servendosi della peer education negli Istituti scolastici dei due versanti della valle e nella scuola dell’infanzia per favorire la conoscenza digitale fin dalle prime tappe dello sviluppo di una persona.