REDAZIONE AREZZO

Il parroco: "Sandro era Davide contro Golia"

Don Natale racconta la sua partecipazione al comitato nato per sostenere l’artigiano. "Occorre difenderlo, aderirà tutto il paese" .

Il parroco: "Sandro era Davide contro Golia"

Don Natale, parroco di San Polo ha aderito al comitato nato per Sandro Mugnai

Usa la metafora di Davide e Golia per prendere le difese di Sandro Mugnai. Don Natale nella sua arringa mette in campo tutta la sua arte oratoria. Addirittura scomoda l’episodio di Davide e Golia. "Chi è l’eroe? Non è mica il gigante Golia ma Davide. E Davide Sandro. E Davide mica ha ecceduto ad ammazzare Golia, o sbaglio?".

Anche per questo motivo Don Natale parteciperà al comitato che sta prendendo forma intorno a Sandro Mugnai per solidarizzare con l’artigiano a processo per omicidio volontario. L’idea è dell’imprenditore di San Polo Giovanni Sereni che ha già scelto il nome della nuova rete: "Si chiamerà Solidarietà per Sandro Mugnai perché è una parola che mette insieme tanti concetti come quelli di giustizia e collaborazione, che vogliamo fare nostri per aiutare Sandro. L’accusa di omicidio ci sembra un po’ esagerata". E quindi è partita l’idea che in questi giorni si sta concretizzando: "Aderirà tutto il paese", ci dice entusiasta Sereni che sta tornando ad Arezzo per mettere gli ultimi puntini sulle i.

Anche Don Natale è sulla stessa lunghezza d’onda. Si schiera. "È nostro dovere: noi moralmente dobbiamo evitare una tragedia nella tragedia", ci spiega. "C’è una moralità comune: quella di evitare l’ingiusta aggressione. Qui si tratta di un caso eclatante: una persona mi butta giù casa con la ruspa, che devo aspettare che finisca?". E poi aggiunge: "Noi stiamo a discutere all’infinito per un caso semplicissimo. Noi come comitato non ci siamo ancora riuniti, ma faremo una raccolta firme prima di tutto". Poi conclude:"Abbiamo già fatto una raccolta fondi per lui in passato. In paese siamo tutti convinti in questo modo". E mentre ci saluta ci ferma: "Io ancora non ho capito perché Dodoli abbia fatto una cosa del genere. Cosa gli è venuto in mente?"

Mugnai si è detto contento della vicinanza ricevuta da parte del comitato nato per solidarizzare con lui. Anche perché adesso si apre il nuovo processo che lo vedrà al banco degli imputati con una nuova accusa, ben più pesante della prima che era quella di eccesso colposo di legittima difesa.

Adesso dovrà rispondere di omicidio volontario per la morte di Gezim Dodoli. La pm Laura Taddei ha già inviato all’artigiano il provvedimento di chiusura delle indagini nel quale viene formulata la nuova ipotesi di reato. Al momento non è stata fissata ancora l’udienza preliminare ma il processo per Mugnai è dietro l’angolo. Gli avvocati Marzia Lelli e Piero Melani Graverini lo dicono decisi: "Si è solo difeso e su questa linea andremo avanti".

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