REDAZIONE AREZZO

Filo diretto con la Sierra Leone. Delegazione a Castiglion Fiorentino tra progetti di solidarietà e aiuti

Un legame più che ventennale unisce l’Africa alla città del Cassero grazie a Occhi della Speranza

L’assessore Franceschini, Carlo Landucci e la delegazione arrivata dalla Sierra Leone

L’assessore Franceschini, Carlo Landucci e la delegazione arrivata dalla Sierra Leone

di Laura Lucente

CASTIGLION FIORENTINO

Un legame più che ventennale. È quello tra Castiglion Fiorentino e l’Africa corroborato da costanti incontri e progetti. L’ultimo in ordine di tempo è quello avvenuto proprio nella città del Cassero con la visita di una delegazione della Sierra Leone con in testa il Ministro dell’Istruzione Emily Kadaiatu Gogra. La delegazione era accompagnata da Don Ignazio Poddighe, parroco sardo che da anni è impegnato in azioni umanitarie in Sierra Leone. Ad accoglierli Carlo Landucci, anche lui da anni molto attivo in quelle zone dell’Africa e l’assessore all’istruzione del Comune di Castiglion Fiorentino Stefania Franceschini. Il tema principale dell’incontro è stato un colloquio volto a gettare le basi per realizzare dei progetti in Sierra Leone in sinergia tra l’amministrazione comunale e le istituzioni sierraleonesi.

"Poter dialogare con le istituzioni di paesi come la Sierra Leone è per noi motivo d’orgoglio – dichiara Franceschini – l’incontro con il Ministro dell’Istruzione sierraleonese è stato molto costruttivo e stimolante". Tra i promotori di progetti solidali con l’Africa c’è proprio Carlo Landucci consigliere comunale con delega alla attività solidali e presidente dell’associazione "Gli Occhi della Speranza", che da pochi giorni è tornato da un altro importante viaggio solidale in Zambia, nella zona sud del continente, dove è rimasto per quindici giorni. Si tratta del ventesimo viaggio in quelle zone dalla nascita dell’associazione ad oggi. L’amore di Landucci per l’Africa nasce dalla passione per la moto e in particolare per la Dakar, dove correva Fabrizio Meoni. I suoi primi viaggi in Africa risalgono a più di vent’anni fa, quando seguiva l’amico Fabrizio durante le indimenticabili gare di rally nel deserto. Da quei viaggi fatti di sport e fotografie è nato un legame speciale con l’Africa che per Carlo Landucci dura ancora oggi. E l’abbraccio castiglionese all’Africa passa anche dal progetto Dakar4Dakar di Gioele Meoni, figlio del pilota italiano Fabrizio. Domani scadono le aste di beneficenza con in palio sia la moto Ktm Rally 450 con cui Gioele ha corso la Dakar quest’anno, sia due caschi uno indossato da Fabrizio Meloni durante l’ultima edizione della Dakar del 2004. I fondi andranno in favore dei progetti che la Fondazione Fabrizio Meoni ha messo in piedi per la costruzione di una scuola nella periferia di Dakar in Senegal.