Crepet: "Pestaggio della baby gang? Più fermezza nella società e in famiglia"

L'esperto contattato da La Nazione commenta l'episodio dei babbo picchiato per un semplice rimprovero da un gruppo di ragazzini

Paolo Crepet

Paolo Crepet

Arezzo, 29 gennaio 2019 - «Di fronte a una condotta del genere bisogna reagire con molta fermezza, punire con grande severità». Parola di Paolo Crepet, psichiatra, sociologo ed educatore, che sui fatti di San Giovanni, il babbo con il passeggino picchiato da una baby gang per un semplice rimprovero, esprime grande preoccupazione. «Posto che non posso permettermi di dire ai genitori cosa devono o non devono fare, ma noi in quanto società abbiamo il dovere di reagire di fronte ad atti simili».

Quando parla di società, spiega lo psichiatra, si riferisce a tutti gli attori coinvolti, dai carabinieri al sindaco: «La presa di posizione e la condanna deve essere netta e decisa. Perché se cominciamo a tollerare che dei ragazzini di 16, 17 anni possano circondare un padre e mandarlo all’ospedale, allora meglio alzare bandiera bianca. Chiedo al sindaco, che è il responsabile della sicurezza cittadina, di esprimere la sua condanna più ferma».

Sul ruolo della famiglia, Crepet spiega: «Non posso permettermi di giudicare famiglie che non conosco, tuttavia di fronte a episodi di questo tipo, a un ipotetico genitore italiano medio, chiedo: sei contento? Pensi di non essere responsabile anche tu di queste cose? Da parte mia esprimo grande preoccupazione.

Non è accettabile che una persona non possa fare un giro con la sua bambina in tranquillità. Torno a ripetere: da parte della società c’è bisogno della più severa condanna»