
Disagi senza fine per gli utenti
di Sofia Zuppa
MONTE SAN SAVINO
"L’Asl è pienamente consapevole dei disagi vissuti dagli utenti della Casa della Salute di Monte San Savino". La risposta dell’azienda sanitaria non si è fatta attendere. L’azienda è intervenuta prontamente per affrontare la situazione critica in cui versa la struttura di primo soccorso della città, dovuta alla mancanza di un impianto funzionante di aria condizionata. Questa situazione, infatti, sta causando notevoli disagi sia agli operatori che agli utenti della struttura. "Le temperature anomale e sopra la media di questi giorni rendono purtroppo inefficaci gli interventi messi in campo dall’Azienda per attenuare il caldo all’interno della struttura – continua la nota della Asl – Nonostante gli sforzi già compiuti, il caldo persistente ha reso difficile mantenere un ambiente confortevole per i pazienti e il personale".
In risposta a questa emergenza, l’Asl ha annunciato un piano d’azione risolutivo: "A partire da domani, lunedì, verranno effettuate ulteriori verifiche per individuare soluzioni più idonee e migliorare le condizioni all’interno della Casa della Salute".
Alcune segnalazioni giunte in redazione, hanno portato alla luce il problema all’interno della struttura. A causa della mancanza dell’aria condizionata, infatti, la sala d’attesa della Casa della Salute al primo piano e il Cup per le prenotazioni al secondo piano sono costantemente esposti a temperature elevate che sfiorano i 45 gradi durante le ore più calde.
Un tentativo di rimedio è stato fatto, installando ventilatori da soffitto in alcune stanze, ma questo non è stato sufficiente per rinfrescare l’intera struttura. Medici, operatori e pazienti lamentano così un caldo insopportabile. È per lo stesso motivo che spesso le persone rinunciano alle visite, sempre secondo le segnalazioni degli addetti ai lavori. Nonostante la situazione sia invariata da anni e molteplici siano state le richieste di assistenza, il problema si ripropone e quest’anno con più intensità. Ora, un passo avanti è stato fatto. L’Asl, consapevole della situazione, ha dunque garantito un intervento celere per monitorare la struttura e risolvere la spiacevole situazione, così da garantire ai pazienti un’attesa più piacevole e condizioni di lavoro migliori per il personale.