Banchi tirolesi, 500 a caccia di lavoro: ruota panoramica e pista di pattinaggio al Prato?

Pioggia di curriculum per l'evento di piazza Grande. Nel parco verso una grande cittadella natalizia: attesa per l'ok della Soprintendenza. Così il rilancio del Corso basso

I VOLTI DI NATALE_10178073_041630

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Arezzo, 2 ottobre 2018 - Si chiama Prato ma da un paio di anni sogna di chiamarsi Prater. Prater, come il quasi omonimo viennese. Esterofilia? No, provare a mutuare dalla bella austriaca la grande ruota panoramica che faccia il solletico al cielo. Da due anni l’assessore comunale Marcello Comanducci punta a completare la città di Natale con un «cappello» degno del mercatino tirolese dell’Ascom: un mercatino che non a tutti piace, di sicuro è lontano dalle nostre tradizioni ma per due mesi e passa fa il botto di arrivi.

Un anno fa l’idea si arenò in Soprintendenza, stavolta aspetta un analogo semaforo verde. Ma con qualche speranza in più. Anche puntando sulla questione sicurezza. Che c’entra? Beh, se l’evento di punta restano solo i tirolesi, finisce che la gente si accalca sempre lì, creando più di un imbarazzo nelle giornate di punta. Se il quadro si allarga un po’, c’è posto per tutti. Di sicuro un progetto ambizioso è ormai pronto.

«Preferisco non entrare nei dettagli – spiega Comanducci – in attesa di avere il via libera: però siamo a buon punto». In base alle prime indicazioni una vera e propria cittadella sotto l’albero. Anzi gli alberi del Prato. Con la ruota, certo, ma anche una grande pista di pattinaggio. E di quelle non quadrate ma che in qualche modo seguano un percorso all’interno del parco.

Ancora una volta in perfetto stile viennese, che la sua pista più importante la correda addirittura di ponti e passaggi stretti. Più altro, tanto per non farci mancare nulla. In attesa di quel semaforo il punto certo resta il mercatino tirolese: che ha già una sua data certa, il 17 novembre, il giorno dell’inaugurazione. Per quel sabato dovranno essere tutti al loro posto: non solo gli operatori in arrivo dal profondo nord ma anche i dipendenti, tutti pescati qui ad Arezzo.

Una sessantina di posti almeno, per i quali sono già arrivati la bellezza di 500 curriculum. E’ un lavoro di quelli stagionali, quanto di più lontano ci sia da un posto fisso: ma fa gola, specie in un momento di crisi. Oltre 400 arrivati via social, gli altri direttamente per posta. Più ci sono tutti quelli che prima di chiamano: mandando il tilt il telefono del Comune.

Se l'operazione Prato riuscisse a partire, a quel punto il 17 novembre diventerebbe il debutto di tutta la città di Natale, anticipando il via dell’Immacolata. Intanto sono in corso le trattative con gli operatori del mercatino tradizionale: casette di legno e rilancio merceologico. Andrà in porto? Lo scopriremo presto. In ogni caso per venire incontro alle richieste del basso Corso, stavolta i pullman dovrebbero essere dirottati non tutti in via Pietri ma anche ai Bastioni e in Stazione.

Mentre sono allo studio iniziative per legare il costo delle attrazioni ai negozi e allo shopping. Volete fare un giro al Prater, anzi al Prato? Compra da noi i tuoi regali di Natale e tutto sarà più facile. Forse perfino a Vienna.