"Arezzo, Città del Natale" rilancia l'antica tradizione degli zampognari e dei cantastorie

Domani, dalle 14 alle 18,30, la Fortezza Medicea ospiterà gli zampognari e cantastorie

La Compagnia della Ruzza

La Compagnia della Ruzza

Arezzo, 5 gennaio 2018 - Arriva l'Epifania con zampognari e cantastorie! Domani, dalle 14 alle 18,30, l'incantevole cornice della Fortezza Medicea, spogliata per una volta dalla proverbiale austerità, sarà teatro dell'affabulare del cantastorie e il suono inconfondibile delle zampogne e delle ciaramelle che da tempo immemorabile, nell'immaginario collettivo, accompagnano i momenti più significativi delle festività natalizie. Per l'occasione, a far riecheggiare nell'aria le suggestive melodie e narrazioni a tema religioso-natalizio, non saranno i pastori e i cantastorie di un tempo bensì due musicisti-attori di prim'ordine della Compagnia della Ruzza, Giorgio Pinai e Mirko Revojera, che del recupero delle antiche tradizioni musicali e popolari radicate nella cultura italiana (es: musica pastorale, novene religiose etc,) hanno fatto una vera e propria ragione di vita.

Se dunque l'Epifania, con la rivelazione del Bambinello ai Re Magi, ben ci ricorda il valore etico del "donare" ad altri, anche i due musicisti aretini, in perfetta sintonia con il significato della festività, compiono un'encomiabile operazione di "restituzione" e "donazione", ai cittadini aretini in primis ma anche ai viandanti che saliranno alla roccaforte, di alcune delle forme di espressività popolare tra le più a rischio di cadere nell'oblio e di far perdere ogni traccia dall'odierno panorama culturale del nostro Paese. Grazie a Pinai e Revojera, la tradizione e l'arte degli zampognari e dei cantastorie che talvolta li accompagnavano nei loro viaggi, tornerà per un giorno ad essere al centro dei riflettori e ad impreziosire, avvolgendola in un'atmosfera dal pathos tutto speciale, la solenne ricorrenza dell'Epifania, l'ultima a chiudere il cerchio delle festività natalizie. A sottolineare l'eccezionalità di quest'evento, va ricordato che la musica e gli strumenti musicali degli zampognari sono candidati all'inclusione nel registro dei "Beni patrimonio dell'umanità" dell'UNESCO.