Il 37° Premio Pieve Saverio Tutino al via il 15 settembre

Nessuna storia è piccola, quattro giornate dedicate all’unicità di ogni singola vita, al racconto di sé come atto di resistenza nei passaggi cruciali della Storia collettiva

premio pieve

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Arezzo, 9 settembre 2021 - l 37o Premio Pieve Saverio Tutino dell’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano si svolgerà dal 16 al 19 settembre 2021 con il titolo Nessuna storia è piccola, quattro giornate dedicate all’unicità di ogni singola vita, al racconto di sé come atto di resistenza nei passaggi cruciali della Storia collettiva.

Nei 20 appuntamenti in programma c’è molto del mondo descritto e interrogato dal fondatore dell’Archivio dei diari, Saverio Tutino, scomparso nel 2011. Scrittore e cronista, Tutino ha raccontato su giornali e in diari privati le esperienze straordinarie di una vita intensa: dalla Resistenza alla Cina di Mao, alle rivoluzioni in America Latina, al mondo di tutti i giorni.

Il mondo descritto da Tutino attraversa gli 8 diari in concorso, che tutti insieme raccontano un pezzo della storia italiana lunga quasi due secoli. Il vincitore sarà annunciato domenica 19 settembre nel corso delle Memorie in piazza, appuntamento conclusivo del 37° Premio Pieve trasmesso in differita il 21 settembre da Rai Radio3.

All’attività del fondatore, ai suoi valori, alla sua etica, sono ispirati due riconoscimenti importanti istituti negli ultimi anni: Il Tutino giornalista 2021 va a Filippo Santelli per l’importanza delle sue corrispondenze da Nanchino, per aver offerto ai lettori italiani una prospettiva inedita sulla pandemia e per il suo impegno nel raccontare la realtà cinese”, a Walter Veltroni il Premio Città del diario “per l’impegno profuso per la memoria nel corso di una lunga carriera intellettuale e politica, per la grande capacità di dare voce e dignità a chi è lasciato ai margini della narrazione pubblica”.

 

Gli 8 diari in concorso

Gervasio Innocenti, oggi sessantanovenne, riflette sulla pratica diaristica (A casa del nonno, 2015-2020) intrapresa nelle lunghe giornate trascorse accanto al padre anziano. Ma il mosaico di storie tra cui sarà nominato il vincitore del Premio Pieve ha un inizio ideale nel 1848, nelle lettere infuocate di Federigo Dalgas (Contro il “popolo re”), affresco di un’Italia non ancora unita e attraversata da passioni patriottiche;

e si estende agli anni del secondo conflitto mondiale nelle memorie di Federico Hermanin de Reichenfeld (Una vita per l’arte, 1880-1950), critico d’arte e museologo, costretto a lasciare i suoi incarichi nel dopoguerra nonostante gli sforzi spesi nel periodo bellico per preservare il patrimonio artistico dai saccheggi;

di Ines Ghiron (Le vite di Ines, 1917-1974), una donna che ha attraversato decine di scenari nei quali sfilano personaggi come Primo Levi, Rita Levi Montalcini, Ugo La Malfa, Vittorio Foa, solo per citarne alcuni;

di Tealdo Tealdi (La passione di Firenze, 1944-1945), impiegato della Soprintendenza, che guarda con apprensione al destino del patrimonio artistico fiorentino quando la liberazione della città è imminente, e che, come molti, non vede ancora marcato il confine tra giusto e sbagliato.

Sentimenti contrastanti che inquietano anche Furio Aceto (Comandante Aceto, 1943-1985), ufficiale dell’esercito regio, nel passaggio alla lotta partigiana.

Lo scenario bellico filtra come motore di cambiamenti sociali epocali in altri due scritti: nell’epistolario di Rina Ferri e Brunero Zaghi, due giovani innamorati separati dalla guerra che, adulti e profondamente cambiati, ritrovano il loro rapporto grazie a un intenso rapporto epistolare (Il pane che è tuo, 1951-1954) tenacemente mantenuto a chilometri di distanza;

nella brillante autobiografia (Più della guerra il collegio, 1931-1975) di Rodolfo Santovetti, dove la grande storia irrompe a più riprese: dalla caduta del fascismo alle avventure imprenditoriali nei mondi nuovi dell’industria cinematografica e della finanza.

 

giorno per giorno

 

Nella prima giornata del Premio giovedì 16 settembre Saverio Tutino è ricordato con l’affetto e lo spirito critico di un amico e sodale, l’antropologo Pietro Clemente, nell’incontro Il mio Tutino, alle ore 17;

a seguire, Pier Vittorio Buffa dialoga con Filippo Santelli, vincitore del Premio Tutino giornalista. Consegna il Premio Gloria Argelés;

sempre al fondatore dell’Archivio è dedicato lo spettacolo Risonanze di e con Andrea Biagiotti, in scena con Donatella Allegro. Un omaggio di pagine lette ad alta voce, senza mediazioni drammaturgiche, attraverso alcuni dei 9.000 diari conservati a Pieve Santo Stefano.

 

Venerdì 17 settembre tre appuntamenti sono dedicati ai protagonisti di DiMMi Diari Multimediali Migranti: alle ore 10 Antonio DamascoPaule Roberta Yao e Alessandro Triulzi presentano il volume Basta un vento lieve alla presenza degli autori. Il libro contiene le quattordici storie premiate e selezionate dalle commissioni di lettura tra le oltre sessanta spedite per il concorso DiMMi 2020. Intervengono Michele Colucci e Gaia Colombo;

alle 14:30 i lettori incontrano i finalisti del concorso DiMMi 2021, un appuntamento consolidato nell’agenda degli amici dell’Archivio. Intervengono Natalia CangiGianluca GattaMassimiliano Bruni, e alle 16:30 la comunità di DiMMi accoglie i vincitori del concorso 2021.

Alle 11.30 la storica e docente universitaria Patrizia Gabrielli presenta il suo ultimo libro Se verrà la guerra chi ci salverà? (il Mulino, 2021), con il giornalista Nicola SalduttiIl ricordo della guerra, delle sue ricadute sulle giovani generazioni, è affiorato negli ultimi mesi in molti dibattiti pubblici, Gabrielli offre in questo volume una articolata riflessione condotta attraverso diari di bambini, privati dell’infanzia, quanto mai attuale.

Alle 18 Mario Perrotta, una delle voci più significative del teatro contemporaneo italiano, dialoga con l’editor Einaudi Paola Gallo nell’incontro Un Candido nelle campagne siciliane, anticipazione della performance teatrale che andrà in scena nella giornata successiva.

Chiude la seconda giornata alle 21:45 lo spettacolo Appena prima di Valentina Minzoni. In scena il diario della nonna, fatto di date di importanti accadimenti comunicati dai telegiornali, e curiosamente ispirato dai rotoli di carta Scottex, finché la nonna è riuscita a mantenere viva la memoria.

 

Sabato 18 settembre alle ore 10 Jean Paul Habimana racconta la sua esperienza di bambino vissuto in Ruanda durante il genocidio. La sua testimonianza ha partecipato al Premio 2020, ora è il libro Nonostante la paura per Terre di mezzo (2021). Intervengono Marcello Flores e Alessandro Triulzi;

Il Premio Lucia propone alle 11:30 i diari alla radio -progetto lanciato nel 2020 da Radio Papesse con la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale. I lavori Diario di una fenice irrequieta, dal diario di Caterina Minni, e Un estremo atto d’amore, da Claudio Foschini, saranno presentati da Ilaria Gadenz Carola Haupt assieme a Francesca BerardiLuca Morino, Federico Panciola Riccardo Salvini, autori dei racconti radiofonici.

Alle 15:30 conversazione tra Enzo Brogi e Patrizia Favero sul libro Raffiulah. Via da Milano, tra i mujaheddin di Raffaele Favero (edito da Terre di mezzo, 2006, con prefazione di Giovanna Botteri), testo vincitore del Premio Pieve 2005.

Tania Ferrucci, vincitrice del Premio Pieve 2020, presenta alle ore 16 la sua memoria Nei miei okki (Terre di mezzo, 2021), un complesso percorso di comprensione della propria diversità,  con Guido Barbieri, autore della postfazione, e la giornalista Monica D’Onofrio.

Di particolare interesse sarà la Tavola rotonda attorno alla quale Tiziano Bonini, Patrizia Gabrielli, Gianluca Gatta, Monica Massari, Maurizio Torchio discuteranno il tema fin troppo attuale della pandemia, alle ore 18,

mentre arriva finalmente in uno spazio performativo -ore 21:45- il Manuale di sopravvivenza di Mario Perrotta da Terra matta di Vincenzo Rabito, spettacolo nato da un’idea del Piccolo museo del diario e tramesso da Rai Radio3 nei giorni del confinamento.

 

È dedicata al concorso e ai Premi speciali la giornata conclusiva di domenica 19 settembre. Comincia alle 9:30 la lunga mattinata in cui la commissione di lettura coordinata dalla direttrice dell’Archivio Natalia Cangi incontrerà i diaristi della lista d’onore, autori di alcuni testi significativi che non sono riusciti a entrare in concorso. In lista Giada Baldan scelta da Ivana Del Siena e Patrizia Dindelli, Marta Cerù scelta da Gabriella Giannini e Carlo Zanelli, Alba Douglas Scotti di Vigoleno scelta da Natalia Cangi, Rebecca Fabbroni scelta da Antonio Magiotti, Gilberto Ferrini scelto da Luisa Oelker, Giuseppe Nicoletti scelto da Andrea Lodovini, Amedeo Pierini scelto da Stefano Leandro, Maria Donata Rinaldi scelta da Luisalba Brizzi e Valeria Landucci, Flora Ritter scelta da Rosanna Innocenti.

Nel corso della mattinata verranno consegnati il Premio speciale Giuseppe Bartolomei, attribuito dalla commissione di lettura a Marcello Rodinò di Miglione per Giornale di bordo, autobiografia/diario 1906-1988, e il Premio per il miglior manoscritto originale attribuito dall’Archivio diaristico a Giannina Benetti Angelo Seracchioli per Lettere di una vitaepistolario 1939-1957. Interventi musicali della Pieve Jazz Big Band.

Alle 16 nello spazio delle Memorie in piazza Guido Barbieri, voce storica di Rai Radio3 condurrà la manifestazione conclusiva Otto racconti autobiografici, durante la quale sarà annunciato il nome del vincitore del 37° Premio Pieve Saverio Tutino e sarà consegnato il Premio Città del diario a Walter Veltroni.

 

Diari in mostra I diari della gente comune sono spesso delle piccole opere d’arte: nei tre giorni del Premio sarà possibile visitare la mostra Il tesoro dell’Archivio, curata da Cristina Cangi e l’esposizione disegnami: diari migranti “tradotti” in disegni, a cura di Giovanni CoccoLorenzo MarcolinBarnaba Salvador.

 

Il Premio Pieve

L’opera ritenuta più meritevole dalla Giuria nazionale, fra le otto finaliste, è premiata con 1.000€ e la pubblicazione del testo, a cura della casa editrice Terre di mezzo.

 

La Direzione artistica

Guido Barbieri, Camillo Brezzi, Natalia Cangi, Nicola Maranesi

 

La Giuria nazionale

Guido Barbieri, Camillo Brezzi, Natalia Cangi, Gabriella D’Ina,, Patrizia Gabrielli, Paola Gallo, Antonio Gibelli, Roberta Marchetti, Melania G. Mazzucco, Annalena Monetti, Maria Rita Parsi, Stefano Pivato, Sara Ragusa.