Zara scappa: niente megastore all’Eolo

Esosi anche per il colosso i 600 mila euro di standard urbanistici

Cinema Eolo

Cinema Eolo

Viareggio, 22 ottobre 2014 -  NON SOLO il comune è al dissesto, non solo la città si sbriciola: ora perde anche pezzi di una ripresa economica che appare sempre più lontana. Perde l’ultima occasione, in ordine di tempo, per ridare appeal commerciale e risollevare le frequentazioni della Passeggiata. Perché Zara, la multinazionale spagnola dell’abbigliamento, è a un passo dalla rinuncia ad aprire il suo megastore all’ex Cinema Eolo.

GLI SPAGNOLI devono essersi stufati delle lungaggini burocratiche e delle pretese esose del comune. D’altronde sono abituati, in Spagna e nel resto del mondo, a una burocrazia snella che favorisce gli investimenti, e non li allontana come a Viareggio. Ma il problema che rischia di far saltare l’operazione è legato solo alla vil pecunia: nemmeno un colosso come Zara se la sente di far fronte a ben 600 mila euro di standard urbanistici chiesti dal comune, cifra incongrua anche per le sorelle Bertuccelli, proprietarie dell’immobile e concessionarie del comune. Se dovessero pagare loro, fra quante vite recupererebbero l’esborso? ​CON LA CRISI che c’è in giro la cifra chiesta dal comune sta dunque per far scappare Zara, che pure da anni ha aperto nella vicina Pisa e, evidentemente, non considera di questo valore l’attrattiva commerciale della Passeggiata, dove ormai ci sono quasi solo «mutandai» Made in Far East. 

GIA’ ERA ENORME la cifra di circa 390 mila euro richiesta dal comune, come standard sostitutivo dei parcheggi, per la trasformazione dell’ex cinema, ormai chiuso, a destinazione commerciale. Quella somma era relativa a una superficie di vendita di mille metri quadri. Ma le politiche commerciali cambiano, e Zara ha puntato a un mega store di 2 mila metri quadri, con la realizzazione di un seminterrato per espandere l’area vendita, e l’esposizione, come fa la maggior parte delle grandi catene internazionali. Per 2 mila mq il comune ha chiesto 600 mila euro di standard compensativi a parcheggio, e la somma ha messo in crisi il progetto, visto che anche l’investimento e la ristrutturazione avrebbero richiesto un enorme impegno finanziario. Così la trattativa si è arenata, e ora si rischia davvero che Zara rinunci, facendo sparire qualche decina di posti di lavoro. Ma niente paura: qualcuno sarà pur contento.