Strage di Viareggio, attesa per la sentenza: collegio in camera di Consiglio /VIDEO / FOTO

Disastro con 32 vittime avvenuto nel 2009, nel pomeriggio il verdetto

Strage di Viareggio: il corteo dei parenti delle vittime in attesa della sentenza

Strage di Viareggio: il corteo dei parenti delle vittime in attesa della sentenza

Viareggio, 31 gennaio 2017 -  Strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009: oggi è attesa la sentenza di primo grado al Polo fieristico di Lucca.

Il collegio giudicante è entrato in Camera di Consiglio alle 10.30, dando appuntamento alle 15 per la lettura della sentenza. Intanto questa mattina i familiari sono arrivati in corteo al Polo fieristico scandendo la frase "Giustizia per Viareggio'.  

A pochi minuti dall'ingresso dei giudici nell'aula del Polo fieristico di Lucca un lungo applauso ha salutato i familiari delle 32 vittime. In un'aula stracolma hanno preso posto anche i cameraman, che sono stati ammessi per la prima volta al processo in occasione della lettura della sentenza.

I morti della strage sono 32. Gli imputati sono 33: sono accusati di gravi reati colposi che vanno dall’omicidio plurimo al disastro ferroviario. Il più illustre degli imputati è Mauro Moretti, oggi a capo di Finmeccanica, all’epoca dei fatti plenipotenziario del sistema ferroviario italiano, l’amministratore che ha saputo risanare il bilancio delle Ferrovie anche se «a discapito degli investimenti in sicurezza», come più volte rimarcato in aula di tribunale dai pubblici ministeri e dagli avvocati di parte civile. Nei suoi confronti, nell’udienza del 20 settembre scorso, al termine di cinque estenuanti giornate, l’accusa chiese una condanna esemplare di 16 anni senza la concessione di alcuna attenuante. Quasi sullo stesso piano (richiesta di condanna a 15 anni) fu messo dai pm anche Michele Elia che era il braccio destro di Moretti e suo successore per un breve periodo alla guida della holding Fs.

SONO poi chiamati a rispondere di quel terribile disastro altre 31 persone fra amministratori e dirigenti delle società controllate dalle Fs (Rfi, Trenitalia, Fs Logistica) e tecnici stranieri di Gatx, la multinazionale proprietaria del carro merci, e di Jungenthal, l’officina dove si svolse l’ultima revisione, con richieste di condanna che variano – a seconda dei livelli di responsabilità – dai 5 ai 13 anni.

In aula sono presenti due dei 33 imputati: Giulio Margarita e Enzo Marzilli, entrambi dirigenti RFI.

Sono presenti il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini e i sindaci di Lucca e Viareggio, Alessandro Tambellini e Giorgio Del Ghingaro, con i Gonfaloni. C'è anche Luca Lunardini, che era sindaco di Viareggio quando c'è stata la strage.

In aula ci sono trentadue posti vuoti con le foto delle vittime. Così i familiari delle vittime hanno voluto ricordare in aula i loro cari.  Le prime trentadue sedie della zona riservata al pubblico sono state simbolicamente occupate da altrettante magliette bianche su ognuna delle quali è stata stampata la foto con il volto di ciascuna vittima.

I familiari delle vittime hanno organizzato un vero e proprio posto di ristoro con generi alimentari e anche una macchinetta per il caffè. Non hanno infatti intenzione di allontanarsi dal Polo fieristico di Lucca, dove si sono svolte tutte le udienze, e sotto la tettoia esterna hanno allestito dei tavoli e delle panche dove ora distribuiscono panini, piazza e bottiglie d'acqua.

A loro fianco le foto delle vittime e tutti gli striscioni con i quali sono sfilati in corteo anche stamani. Presente anche un gruppo di ultrà del Viareggio che in ogni stadio, fin dai primi tempi, hanno chiesto giustizia per le vittime e 'giustizia e verità' è scritto sul lungo striscione che è stato sistemato sui cancelli esterni del Polo fieristico.