Rubano l’i-phone a Paolo Brosio. Ritrovato nel covo della refurtiva

Il personaggio Tv. «C’era il mio lavoro». Oggetti rubati in un campo

Paolo Brosio indica dove era stato occultato il suo i-phone sotto terra insieme all’agente Luca Batori

Paolo Brosio indica dove era stato occultato il suo i-phone sotto terra insieme all’agente Luca Batori

Forte dei Marmi, 26 giugno 2017 - ORE di angoscia ma poi un lieto fine grazie a uno splendido intervento delle forze dell’ordine che hanno avuto l’ulteriore conferma che gli oggetti rubati o solamente rinvenuti vengono gestiti nelle ore successive con una vera e propria procedura per non correre il rischio di essere accusati di furto e ricettazione. E infatti è stato trovato uno dei covi dove viene occultata la refurtiva razziata al Forte. Paolo Brosio, il popolare giornalista e personaggio Tv è stato protagonista suo malgrado di una vicenda che poteva avere per lui conseguenze molto critiche. E’ lo stesso Brosio a raccontarla. «Sabato per me era una giornata speciale, quella dedicata a S.Giovanni Battista e al 36° anniversario della prima apparizione della Madonna di Medjugorje di cui sono devoto.

Sono andato a camminare sul lungomare e alle 8 alla Messa nella chiesa a Vittoria Apuana. Qui scendo dalla bici, faccio gli ultimi 200 metri a piedi e mi accorgo che il telefonino i phone è sparito». Brosio è preso dallo sconforto. «Il dispositivo contiene in memoria le prime 100 pagine del suo ultimo libro “Papa Francesco e Medjugorje, i misteri del KGB russo” e le rivelazioni sulla vita dei vescovi di Mostar. Il libro – continua Brosio – deve essere consegnato il 21 agosto e in memoria ci sono anche dati notizie e numeri di telefono riservati di autorità, ministri, giornalisti imprenditori, personaggi famosi, raccolti nella mia vita professsionale». Polizia e carabinieri iniziano le ricerche. Il satellitare suggerisce come zona dove sarebbe presente il cellulare, un’area di 2000 metri quadri fra via Volta angolo via Aleramo, nella zona di via Padre Ingazio da Carrara a Vittoria Apuana. Al commissariato del Forte Brosio si affida ai poliziotti Dario Pastorelli e Fabio Monteleone, affiancati da Emanuele Bettone super esperto di tecnologie. Con lui intervengono anche gli agenti del 113 Luca Batori e Sabrina Rossi coordinati dall’ispettore Mirko Del Chiaro.

«Si decide di andare sul posto con la volante e di attivare nuovamente le password del cellulare, stavolta collegate con le immagini del luogo fotografate dal satellite e attivando un allarme molto intenso e forte che si trova in ogni cellulare i phone». A un tratto si capisce tutto e si sente soprattutto un sibilo fortissimo come una sirena che proviene da un nascondiglio segreto, sotto terra, un buco celato dalle foglie e rami secchi vicino alla casetta dell’Enel nel campo di via Volta fra le siepi. E lì il covo dove viene nascosta la refurtiva ed è lì ch si getta l’agente Luca Batori e scavando con le mani ed un ramo trova un calzettone di un bimbo piccolo che avvolge il cellulare ancora sporco di terra. Il prezioso oggetto è recuperato e restituito a Brosio.