Muore un personaggio della Darsena. Addio a Benvenuto Vannucci

Sei generazioni nello shipping: armatore, spedizioniere e imprenditore

Benvenuto Vannucci, imprenditore marrittimo che ha fatto anche la storia dello shipping

Benvenuto Vannucci, imprenditore marrittimo che ha fatto anche la storia dello shipping

Viareggio, 21 novembre 2017 - Lutto nel modo dello shipping e della nautica. Il presidente del Gruppo Vannucci, Benvenuto Vannucci, si è spento a 68 anni. Attivo nelle aziende di famiglia fino a poche settimane, è deceduto nella sua casa di Viareggio circondato dai familiari, dalla moglie, e dai figli.

Uomo colto, laureato in Scienze Politiche ed esperto di finanza, dai primi anni Settanta, prima insieme al padre Andrea e al fratello Carlandrea e poi con la sesta generazione della famiglia, era alla guida dell’omonimo gruppo aziendale operante nel settore dello shipping dal lontano 1825 e ben sei generazioni.

Per lui una vita vissuta sul mare come riferimento indiscusso del Gruppo e dell’economia portuale cittadina.

La sua figura di armatore, agente marittimo, spedizioniere doganale e imprenditore in vari campi del settore marittimo, di cui molti ricordano le battaglie e il carattere forte, ha animato e segnato profondamente la vita economica-marittima del porto cittadino.

Negli anni Ottanta e Novanta ha avviato da Viareggio un importante traffico di merci varie con partenza via nave e ha contribuito fattivamente alla costruzione e allo sviluppo della darsena Viareggio dove ha caricato circa tremila navi in un ventennio con importanti ricadute occupazionali per la città.

Alla fine degli anni Novanta per la sua città ha invece riservato nuovi e fiorenti traffici turistici, quelli tanto per intenderci delle navi da crociera e degli yachts di capi di stato esteri, personaggi dello spettacolo e danarosi imprenditori che ogni anno visitano Viareggio e la Toscana grazie all’impegno delle aziende facenti capo al Gruppo Vannucci.

Una persona estremamente competente e cordiale, stimata e di parola - ricorda chi lo conosceva bene - per lui una stretta di mano era tutto. La sua anima era questa che si andava a conciliare con la volontà di essere sempre presente in mezzo alla gente. Per lui non esisteva mediazione.

Se una cosa era sbagliata, un comportamento scorretto, non valeva la pena di organizzare riunioni o confronti. Era sempre e comunque battaglia. Quello che pensava e quello in cui credeva, lo sparava in faccia con la potenza di una mareggiata. Le esequie, come da lui richiesto prima della morte, sono avvenute ieri in forma strettamente privata. Tutti i collaboratori del Gruppo Vannucci, assieme ai figli Paolo e Andrea oggi al timone delle aziende di famiglia, sono fortemente motivati nel proseguire l’opera iniziata da Benvenuto Vannucci e il suo grande insegnamento e i suoi valori rimarranno l’impegno del Gruppo per il futuro.