Maxi evasione da 7 milioni nel settore del marmo: tre indagati

L'operazione 'black marble' con la quale le Fiamme Gialle, hanno scoperto l'evasione fiscale perpetrata da un gruppo di imprese operanti nel settore dell'estrazione e della lavorazione del prezioso marmo bianco

Una cava di marmo (Foto di repertorio)

Una cava di marmo (Foto di repertorio)

Viareggio, 15 febbraio 2018 -  Oltre 7 milioni di euro sottratti a tassazione, fatture false per più di 4 milioni e mezzo e quasi 1 milione e 400 mila euro di Iva. E' il bilancio dell'operazione 'black marble' con la quale le Fiamme Gialle di Viareggio, hanno scoperto la maxi evasione fiscale perpetrata da un gruppo di imprese operanti nel settore dell'estrazione e della lavorazione del prezioso marmo bianco.

Le indagini dei baschi verdi, avviate da settembre 2016, hanno hanno portato a 4 verifiche fiscali e 5 controlli nei confronti delle società riconducibili ad un medesimo nucleo familiare, consentendo di disarticolare un complesso sistema di frode fiscale basato su un vorticoso giro di fatture false, emesse ed utilizzate dalle societa' del gruppo, per giustificare solo cartolarmente la compravendita di ingenti quantitativi di marmo sia sul territorio nazionale che in Spagna. Per queste ultime operazioni, le aziende della Versilia si avvalevano di una società esterovestita di diritto iberico, avente solo formalmente sede alle Isole Baleari, ma di fatto operante in Italia e riconducibile agli stessi imprenditori. Accertata la frode milionaria, i legali rappresentanti delle società versiliesi sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per i reati di emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, mentre al legale rappresentante della societa' spagnola è stata contestata anche l'omessa presentazione delle previste dichiarazioni annuali. La Procura lucchese, accogliendo le ipotesi investigative delle Fiamme Gialle viareggine, ha avanzato una richiesta di sequestro preventivo dei beni per un ammontare complessivo all'equivalente alle imposte evase.

Al riguardo, il Tribunale di Lucca, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, nei giorni scorsi ha emesso un decreto di sequestro preventivo per quasi 760mila euro. Complessivamente, l'operazione ha permesso di constatare ai fini dell'imposizione diretta, basi imponibili sottratte a tassazione, per oltre 7 milioni di euro, fatture false per piu' di 4 milioni e mezzo e quasi 1 milione e 400 mila euro di Iva; nonche' di sottoporre a sequestro i due immobili di lusso che si trovano nell'esclusiva località di Forte dei Marmi.