L’ecografia? Fra due anni e a 90 chilometri da casa

Ha 75 anni e gli è stato riscontrato il pericolo di un aneurisma

Agli sportelli del Cup

Agli sportelli del Cup

Camaiore (Lucca), 15 novembre 2017 - Quasi due anni di attesa per un esame diagnostico urgente relativo ad una patologia vascolare, con la ciliegina sulla torta di doverlo effettuare a circa 90 chilometri di distanza. Dopo il caso della paziente alla quale era stato proposto di andare all’isola d’Elba per poter ritirare un holter necessario per rilevare l’ipertensione, stavolta il Cup ha risposto a un anziano paziente che il primo posto disponibile per poter effettuare un ecodoppler era a Cecina nell’ottobre 2019. "Volevo segnalare questo problema – ci ha scritto la figlia del paziente in questione, G.S.B. – . Mio padre è un pensionato di 75 anni, con il minimo, ed già stato operato di aneurisma sette anni fa. Adesso, da una recente Tac, è risultato che ha un nuova dilatazione aneurismatica e che dovrebbe pertanto sottoporsi urgentemente ad un ecodoppler: peccato che l’appuntamento gli è stato prenotato per ottobre 2019 a Cecina, mentre lui è residente a Camaiore. Tralascio ogni commento sulla data e sull’ubicazione della struttura sanitaria".

Questa vicenda fa tornare in primo piano la questione delle liste d’attesa e della riorganizzazione dei servizi all’interno dell’Asl Toscana nord ovest. "Quanto accade nella sanità è veramente sconcertante – aveva scritto qualche giorno fa Maria Pacchini, capogruppo consiliare della Lega Nord, nel sollecitare la convocazione di un consiglio congiunto sulla sanità – : dal blocco dei prelievi a causa della mancanza di etichette, alla frequente mancanza dei farmaci all’erogazione diretta, alle porte degli ambulatori all’Ospedale Versilia troppo strette per le barelle, alla “destinazione” delle visite in un qualsiasi ospedale toscano (che per un viareggino potrebbe anche essere all’isola d’Elba). Ma come si fa ad accettare una destinazione tanto “decentrata” anche solo per fare una radiografia?".