Procedura sbagliata, contratto nullo. Ancora un licenziato alla Pluriservizi

Si tratta di un addetto ai cimiteri assunto sotto la presidenza Orsi

Chiara Raffaelli

Chiara Raffaelli

Camaiore, 8 dicembre 2017 - Lasciato a casa perché il contratto di lavoro è nullo: non aveva fatto il concorso e non era inserito nelle liste di collocamento. Nuova bagarre alla Pluriservizi: ieri un altro dipendente ha ricevuto la lettera di licenziamento. Questa volta non dopo pedinamenti, bensì per ‘nullità’ dell’assunzione avvenuta nel 2009 sotto la giunta Bertola. Il presidente dell’azienda in quegli anni era Sergio Orsi e la dipendente, licenziata due mesi fa a seguito di pedinamenti per contestate motivazioni legate alla legge 104, era già a capo del personale. Il terzo licenziato è un addetto ai cimiteri cittadini.

Prosegue dunque il nuovo corso dell’azienda in house guidata da Chiara Raffaelli. Qui il problema è tecnico ed era da tempo nell’aria: a sollevarlo l’ex presidente Luca Lemmetti per il vecchio licenziamento della moglie sempre per nullità del contratto. In sostanza il nodo è proprio questo: se era nullo quel contratto, altri sono ugualmente nulli. «A seguito di segnalazioni effettuate alla Direzione Territoriale del Lavoro da parte di Luca Lemmetti, già presidente di questa società – assicura la Raffaelli – dopo la sentenza della Cassazione del 2014 che aveva visto la moglie perdere la causa abbiamo compiuto approfonditi accertamenti sulla legittimità della assunzione di un altro dipendente, avvenuta per chiamata diretta del cda della Pluriservizi». Il dipendente è stato assunto dal 3 agosto 2009 con contratto a tempo indeterminato, nella mansione di operatore cimiteriale e inquadramento nel livello C3.   «Ora, in linea generale, alla data in cui il dipendente è stato assunto, le assunzioni dovevano avvenire ‘nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive norme’. Abbiamo poi rilevato che la assunzione è avvenuta per un posto di lavoro per cui non è richiesta una qualifica superiore alla scuola dell’obbligo». In base alla legge le amministrazioni pubbliche assumono con contratto individuale di lavoro o tramite procedure selettive volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l’accesso dall’esterno oppure con avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento. Insomma qui non è stata proprio eseguita la selezione necessaria o seguita la graduatoria che avrebbe potuto sostituire il concorso: il dipendente non era proprio iscritto nelle liste di collocamento. Lo stesso ha minacciato di richiedere i danni per aver lasciato altro lavoro. Intanto la Raffaelli ha anche annunciato che indirà un bando per un manutentore part time perché l’azienda attualmente ha bisogno solo di tale figura.