Un centro congressi all’Arlecchino. Del Dotto: "Servirebbe tutta la Versilia"

Il progetto prevede di tenere l’ex Bussoladomani a verde e sport

Il sindaco Del Dotto sogna un Centro Congressi versiliese da realizzare nell’area dell’Arlecchino

Il sindaco Del Dotto sogna un Centro Congressi versiliese da realizzare nell’area dell’Arlecchino

Viareggio, 5 marzo 2015 -  ARLECCHINO e Bussoladomani: il futuro della Versilia con fondi europei. Un appello del sindaco Alessandro Del Dotto a Massimo Mallegni, candidato per Pietrasanta, a concentrare la sua attenzione su Lido di Camaiore per un rilancio post Bernardini. Spostare il volume edificabile dal viale Kennedy allo svincolo tra Dune e le piazze Castracani e Brodolini: questo quanto ha deciso l’amministrazione comunale per dare un’immagine a Lido di Camaiore, dotarla di una struttura ricettiva e spazi di benessere.

SI PARLA tanto di sfruttare i fondi europei e di colmare la lacuna di un centro congressi capiente: «Perché invece non costruirlo all’Arlecchino? – afferma il sindaco Alessandro Del Dotto – L’intenzione è quella di trasferirvi le potenzialità di edificazione della zona di Bussoladomani e lasciare libero il parco Benelli e l’area del viale Kennedy».

Il concorso di idee che l’amministrazione lancia con questo obiettivo prevede un progetto ambizioso: Del Dotto ne ha parlato più volte anche con l’ex sindaco Cristiano Ceragioli ed è stato uno dei punti cardine del suo programma elettorale tornato alla ribalta nella riunione sulla revisione del piano strutturale per la frazione costiera. L’idea è quella di recuperare dunque un volume per dare vita ad una struttura nell’area dell’Arlecchino che sia ‘versiliese’: <Lido di Camaiore rappresenta il punto centrale della costa della Versilia – aggiunge il sindaco - perché pensare, come Mallegni, a creare un pala congressi alla Canniccia, proprietà privata, quando abbiamo la possibilità di agire su terreno pubblico e favorire dunque l’uso di fondi europei?». Certo che in questo caso i finanziamenti sarebbero facilitati. Quindi il progetto è questo: recuperare la fattoria Benelli con attività adeguate ed un percorso nel verde lasciando il parco per sport e cultura, senza realizzare in quella zona alcuna struttura invasiva.

COSTRUIRNE invece una sullo stile del ‘ Mandela Forum’ di Firenze, ma più piccola, per circa 2.500 posti con spalti e tribune e con parcheggi sotterranei sotto la piazza adiacente. L’immagine dall’alto è quella di un occhio con un sottopasso sul viale Colombo che non interrompa la circolazione in questo nodo strategico e con un tetto parzialmente apribile. Il tutto dovrà essere pensato secondo una visione ‘modulare’ degli spazi interni per poter servire da sale congressi e da luogo di spettacoli. In ballo c’è anche la questione delle Dune dopo la chiusura della gestione dei Pagano e le trattative con la proprietà che fa capo alla famiglia Casseri: il punto è sempre quello e adesso langue nel degrado. Ma qui si tratta di proprietà privata. Certo è che tutto questo progetto darebbe una svolta al Comune: per adesso è nel libro dei sogni, ma le basi vanno gettate con la revisione del piano strutturale già in sviluppo. Il tutto dovrà essere approntato per poi essere realizzato, trovati i fondi, sicuramente in un secondo tempo e in un secondo mandato.

Isabella Piaceri