Ricorso per anticipare le aste dei bagni

I Tar di Liguria e Lombardia si sono rivolti alla Corte Europea contro la legge del rinvio al 2020

Sulle aste di nuovo una minaccia di anticipo al 2015-16 (foto Umicini)

Sulle aste di nuovo una minaccia di anticipo al 2015-16 (foto Umicini)

Versilia, 27 aprile 2015 - Nuove docce gelate sui balneari alle prese con la Bolkestein: i Tar della Lombardia e della Liguria hanno fatto ricorso alla Corte Europea contro la legge italiana che ha prorogato le concessioni, e quindi la data delle aste pubbliche. al 2020. «In teoria – spiega Carlo Monti dell’Assobalneari – La Corte Europea potrebbe bocciare la norma italiana, per cui le aste siterrebbero nel 2015 o 2016. Ma c’è di buono che l’Avvocatura dello Stato s’è costituita in giudizio, insieme a tutte le sigle dei balneari, e questo indica che il governo intende difendere e sostenere la decisione del rinvio delle aste pubbliche.

Intanto i balneari della Toscana proseguono il cammino verso la maxi causa al Tribunale civile della Toscana, sezione erariale, in cui sarà sollevato il quesito di incostituzionalità dell’articolo 49 del Codice della navigazione, laddove non prevede alcun indennizzo per il concessionario che, insieme alla concessione, venga a perdere l’azienda e i beni che sulla concessione ha realizzato a sue spese. «Per lanciare la class action – spiega Monti – dobbiamo arrivare ad almeno 200 adesioni in tutta la Toscana. Al momento hanno aderito circa 150 gestori di stabilimenti balneari, ma ogni giorno altri associati vanno in banca a pagare il bonifico per lo studio Morbidelli-Righi che tutelerà i nostri interessi al Tribunale civile. Da lì partirà il quesito per la Corte costituzionale. Insieme al diritto all’indennizzo, però, sosterremo anche la necessità di approvazione di un modello equo di calcolo del valore delle aziende spossessate, secondo quanto elaborato dal professor Anselmi dell’Università di Pisa e dallo studio Bellandi. Non intendiamo accettare un riconoscimento del diritto all’indennizzo che non tenga conto dei reali investimenti fatti dai balneari». E’ il vecchio problema che coinvolge anche le norme sulla facile e difficile rimozione delle costruzioni, l’incameramento della proprietà all’erario decorsi gli anni della concessione originaria, e adesso l’apertura alle aste della Bolkestein di qualsiasi cittadino o impresa comunitari.

Ma intanto s’avvicina un’altra minaccia. Contro la legge italiana che ha prorogato al 2020 la durata delle concessioni demaniali che devono essere riassegnate con le aste pubbliche, i Tar della Liguria e della Lombardia hanno presentato un ricorso alla Corte Europea. Se lo Stato e i balneari perdessero la causa, le aste potrebbero essere avviate nel giro di pochi mesi.

Beppe Nelli