Valori calpestati e genitori contro

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 12 febbraio 2016 - CARO DIRETTORE, apprendo con sgomento che il Tar dell’Emilia Romagna, accogliendo il ricorso di alcuni insegnanti e genitori, ha annullato la delibera con cui una scuola bolognese autorizzava le benedizioni pasquali in classe. Una “vittoria” per i nuovi fautori del progresso, che rischia di sfociare in intolleranza nei confronti di ogni simbolo della nostra religione. Siamo destinati al buio della più orrenda barbarie. David Nieri

CARO NIERI, che devo dirle.... Noi de «La Nazione» su questo argomento abbiamo da tempo dichiarato da che parte stiamo, e quando si è trattato di discutere di presepi nelle scuole abbiamo organizzato una iniziativa in difesa delle nostre tradizioni che ha ottenuto un grande successo. Il caso della benedizione pasquale nelle scuole è abbastanza simile, e il discorso è quello. Credo che la presa di posizione del Tar dell’Emilia Romagna che su richiesta di alcuni genitori ha vietato la benedizione risenta di un clima culturale tutto sommato nichilista, povero di idee e valori. Ma più che il Tar - visto che dei giudici non mi stupisco più - mi meraviglio dei genitori. Con l’aria che tira, ancorarsi a un valore comune, come quello delle radici cristiane della nostra società, può aiutare a riaffermare la nostra identità. Senza nulla togliere alle altre.