"Colpo" della mobile di Perugia, insieme alla polizia irlandese arresta pericoloso narcotrafficante

L'uomo, pluripregiudicato, colpito da due diversi ordini di carcerazione definitivi emessi dalle autorità italiane, deve scontare complessivamente 22 anni di reclusione

L'intervento in piazza Aranci

L'intervento in piazza Aranci

Perugia (Umbria), 29 ottobre 2014 - E' stato arrestato in Irlanda, grazie all'ampia collaborazione tra la Squadra mobile della questura di Perugia e la polizia irlandese, un pericoloso latitante nigeriano, ricercato poiché destinatario di mandato di arresto europeo e ritenuto un vero e proprio riferimento nell'ambito del narcotraffico. Insieme allo straniero è stata catturata anche la moglie, anche lei ricercata in ambito internazionale. L'uomo, nato nel 1967, pluripregiudicato, colpito da due diversi ordini di carcerazione definitivi emessi dalle autorità italiane, deve scontare complessivamente 22 anni di reclusione. Le indagini a suo carico hanno consentito di accertare che lo stesso ha costituito, promosso ed organizzato vere e proprie associazioni criminali dedite al narcotraffico mentre la moglie, per motivi analoghi, deve scontare 20 anni di reclusione, anch'essa in virtù di condanne divenute ormai esecutive.

La coppia per i loro comuni trascorsi criminali e giudiziari, è considerata di 'massima pericolosità' e la latitanza dei due risale all'anno 2000. Il soggetto, pur continuando a gestire i suoi traffici di droga, sarebbe stato assunto quale addetto alla sicurezza in un centro commerciale, mentre la donna, sotto falso nome avrebbe dissimulato la sua illecita attività assumendo la carica di presidente di un gruppo etnico nigeriano. L'operazione è stata portata a termine grazie alla sinergia tra la polizia irlandese, quella britannica e quella italiana, rappresentata dal Servizio centrale operativo e dalla Squadra mobile della questura di Perugia, con il raccordo dell'Interpol che, per la parte italiana, opera all'interno del Servizio di cooperazione internazionale di polizia del dipartimento di pubblica sicurezza. Nei confronti dei due soggetti, attualmente a disposizione delle autorità irlandesi, sarà avviato il protocollo necessario alla loro estradizione.