L'oste Giorgione in visita a La Nazione: "Ecco i segreti delle... smucinature"

Simpatia e cucina tradizionale: il suo libro vola in classifica superando pure Marchesi

L'oste Giorgione con il caposervizio Roberto Conticelli (foto Crocchioni)

L'oste Giorgione con il caposervizio Roberto Conticelli (foto Crocchioni)

Perugia, 27 maggio 2015 - E’ l'oste più amato dalla Tv. Giorgio Barchiesi, in arte «Giorgione» sia per la stazza che per la nota trasmissione televisiva che lo vede protagonista su Gambero Rosso Channel, diventa anche scrittore. Ed è subito successo. Secondo la classifica di Amazon, infatti, l’opera letteraria dell’eclettico oste che a Montefalco ha il suo quartier generale nel gettonatissimo «Giorgione, alla Via di Mezzo», sta scalando tutte le vette. «Giorgione, le Origini» infatti è davanti ai volumi scritti da personaggi come Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura e Jamie Oliver. Oltre trentamila le copie vendute della prima edizione: «Giorgione orto e cucina». Quasi centomila i fans su Facebook. Il segreto di tanto successo? Probabilmente il modo accattivante non solo di porsi davanti alle telecamere ma anche di scrivere, suggerendo le sue ricette della tradizione con piccoli, ghiottissimi segreti.

E ieri, lasciato per un pomeriggio l’Antico Frantoio Brizi, sede del suo ristorante, ha raggiunto la redazione perugina de La Nazione per una simpatica visita. E anche nel tragitto fino alla redazione tanti i fans che lo hanno fermato per una stretta di mano. Da «Giorgione» del resto, situato in un territorio che vanta la produzione del Sagrantino e alcuni dei migliori oli extravergine d’Italia, arrivano ospiti da ogni parte, non solo d’Italia ma d’Europa. Tutti a gustare i suoi piatti e verificare di persona le sue doti culinarie. La trasmissione del Gambero Rosso infatti, viene registrata rigorosamente nella cucina di casa sua, a Montefalco. Amante dei piatti semplici e di stagione e della tranquillità che dovrebbe sempre accompagnare una cena, Giorgione propone menu con prodotti del territorio, garantendone qualità e provenienza. Chi lo conosce sa che si troverà davanti piatti abbondanti e generosi, condimenti che lui definisce «laidi e corrotti» a base di burro o strutto, ma anche verdure e frutta di stagione.

Cucinare con una «smucinatina» è cosa che piace ai più. E non pensate sia frutto di un copione. «Affatto – spiega l’oste –, venendo da una famiglia borghese non ho mai potuto parlare il dialetto. Per cui ora sdoganarlo in cucina mi viene spontaneo. Nessuna fiction però, niente copioni. Io sono esattamente così come mi si vede in tv. Svarioni dialettali compresi». ‘GIRO D’OLIO’, un ‘nonnulla’ e altre espressioni del genere, così come il suo modo di cucinare che esula dal ‘misero’ e dal ‘magro’ recuperando la tradizione, sono gli ingredienti che hanno fatto il ‘miracolo’: «riportare – spiega – la gente della mia generazione tra i fornelli. Io non ‘cheffeggio’, cucino da bravo goloso quale sono». E il pubblico, di grandi e anche bambini, apprezza. Lui del resto con i suoi assaggi e i saporiti commenti che seguono davanti alle telecamere, la fame la fa venire sul serio. E allora via, tutti a cucinare!

Donatella Miliani