Inchiesta sanità. Case di cura: indagine sui rimborsi 'anomali'

I carabinieri nelle case di cura per acquisire le cartelle cliniche degli interventi

Carabinieri del Nas (foto d'archivio)

Carabinieri del Nas (foto d'archivio)

Perugia, 30 novembre 2017 -  ACQUISIZIONI di materiale documentale in relazione ai rimborsi richiesti alle Asl sono in corso da parte dei carabinieri del Nas dell’Umbria nelle Case di cura della provincia di Perugia convenzionate con il Servizio sanitario nazionale.

L’INDAGINE, avviata dal pm Giuseppe Petrazzini (sembra sulla base di una segnalazione arrivata direttamente dagli uffici della Regione dell’Umbria) sarebbe ancora in una fase conoscitiva per acquisire la documentazione necessaria a stabilire se, nella richiesta di rimborso di alcune case di cura alle Asl di fuori regione, siano stati utilizzati correttamente i Drg che stabiliscono il quantum del rimborso e quindi gli importi in parte già ritenuti anomali.

TUTTO NASCE nel luglio scorso quando la Regione, sulla base di segnalazioni di altre Regioni che devono pagare per prestazioni chirurgiche usufruite in regime di convenzione dai propri utenti in cliniche del Perugino, comunica ufficialmente ai direttori generali delle aziende sanitarie e alla case di cura accreditate che sono in corso controlli per i Drg (531 e 532 interventi al midollo liquidati con 8 o 14mila euro) per il 2016 dal parte di un Comitato interaziendale appositamente costituito. Una sorta di indagine interna per verificare se i Drg, che di fatto indicano il prezzo da pagare per una prestazione, siano esatti, se ci siano errori, anomalie o peggio. Emergono casistiche quantomeno dubbie in particolare per interventi che alcune case di cura avrebbero effettuato in relazione agli interventi al midollo. In sostanza si cerca di capire se qualcuno abbia inserito in cartella – ai fini del rimborso – una patologia non correlata all’intervento chirurgico. Ovvero se gli interventi erano realmente al midollo, e con complicazioni, o se si trattava della più semplice e meno costosa operazione dorso e spalla. Il materiale raccolto dal Comitato va in Procura. La delega scatta: i Nas si presentano nelle cliniche acquisendo le cartelle di quel tipo di interventi eseguiti negli ultimi cinque anni. Documenti ora da vagliare, ma in alcuni casi i numeri sarebbero già troppo alti.