Chievo-Fiorentina 0-3: Chiesa super, i viola volano / FOTO

Bella vittoria viola firmata da Tello e Babacar (rigore) e dal giovane Chiesa. Intanto ADV commenta il caso Kalinic: "Felici che rimanga, Bravo Nikola"/ #FiorentinaNazione

Chievo-Fiorentina 0-3, lo splendido gol di Chiesa (La Presse)

Chievo-Fiorentina 0-3, lo splendido gol di Chiesa (La Presse)

Verona, 21 gennaio 2017 - A Verona contro il Chievo la Fiorentina vince alla grande una gara fondamentale per la sua stagione nella rincorsa all'Europa. Una bella Fiorentina che sa anche soffrire e stende il Chievo con un tris: : al 17' Tello approfitta di un errore di Dainelli e batte Sorrentino; il bis arriva al 6' della ripresa con Babacar su rigore e il tris in pieno recupero con un gioiello di Chiesa al suo primo gol in serie A.

Buon avvio della Fiorentina che Sousa disegna con Babacar unica punta (Kalinic è squalificato) Bernardeschi e Borja Valero a sostegno, Tello e Chiesa sulle fasce e la conferma di Sanchez terzino: il colombiano fornirà un'altra prova positiva. I viola cercano subito di attaccare, ma al 9' su una palla persa a centrocampo Castro impegna Tatarusanu da lontano. La squadra viola preme, pressa e passa al 17' con Tello che ruba palla a un disattento Dainelli. Il gol, però, è l'unica cosa buona di Tello che nella fase difensiva è spesso assente e quando c'è combina guai come al 33' quando regala la palla al Chievo e Pellissier alza di poco a pochi metri dalla porta.

La Fiorentina è pericolosa in avanti quando cala i suoi assi e la classe di Bernardeschi, il dinamismo di Chiesa, gli spunti dello stesso Tello, la regia di Borja Valero, la fisicità di Babacar. Quando, però, devono difendersi i viola sono un po' meno brillanti e, in particolare, è proprio la fascia sinistra (quella di Tello) che rappresenta il problema maggiore.

Così in avvio di ripresa Sousa toglie Tello e inserisce Maxi Olivera a sinistra, La Fiorentina riparte bene e prima Bernardeschi e Babacar impegnano Sorrentino con due tiri consecutivi, poi conquista un rigore con Chiesa che Babacar trasforma con freddezza al 6'.

La gara, però, non è chiusa e i viola lo sanno, cercando il terzo gol. Al 17', però, la Fiorentina rischia con Meggiorini che in area ruba il tempo agli avversari e spara un gran tiro, ma Tatarusanu è bravissimo a deviare. E', comunque, una buona Fiorentina, con Chiesa che è in continua crescita. Al 21' Sousa toglie Bernardeschi e inserisce Cristoforo.

I viola controllano la gara, a parte qualche distrazione difensiva nel finale, rimediata da Tatarusanu e dall'imprecisione dei clivensi. Va detto che al 35' Sousa ha dovuto inserire Tomovic al posto di Gonzalo colpito da infortunio muscolare. I viola, comunque, sono padroni del campo e in pieno recupero arriva il tris in contropiede: Cristoforo allarga per Chiesa che inventa uno splendido diagonale di destro in scivolata. E' il primo gol in serie A per Chiesa, suggello di un'altra grande prestazione: un rifgore conquistato, un gran gol e tante giocate di qualità e personalità. La Fiorentina vola e dà continuità a prestazioni e risultati dopo l'entusiasmante vittoria sulla Juventus,

La rincorsa verso l'Europa continua e questa Fiorentina si sta davvero ritrovando.

 

Il tabellino

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Cesar Dainelli, Gobbi (35' st Izco); Castro; De Guzman, Bastien (27' st Hetemaj); Birsa; Meggiorini, Pellissier (8' st Inglese). Allenatore: Maran.

Fiorentina (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Gonzalo (35' st Tomovic), Astori; Tello (1' st Maxi Olivera), Vecino, Badelj, Chiesa; Borja Valero, Bernardeschi (21' st Cristoforo); Babacar. Allenatore: Sousa

Arbitro: Maresca di Napoli

Marcatori: 17' pt Tello; 6' st Babacar (rigore); 49' st Chiesa

Note: ammoniti Birsa, Sanchez, Tello, Meggiorini, Bernardeschi

Risolto il caso Kalinic con la volontà del croato di restare a Firenze, a Verona i viola devono fare a meno del bomber, a causa della squalifica di un turno. Su Kalinic interviene anche il presidente viola, Andrea Della Valle: «Felici che Nikola sia con noi. Soprattutto perché di fronte a un'offerta che sembrava irrinunciabile, ha dimostrato il suo valore umano, di cui non abbiamo mai dubitato, la serietà professionale e attaccamento alla nostra maglia. Bravo Nikola!»