ELENA MARMUGI
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Salvatore, Angelo del fango a Firenze, oggi volontario tra i terremotati di Norcia / VIDEO

Il video con l'intervista al volontario della Pubblica Assistenza: "Noi siamo più forti del terremoto"

Salvatore, volontario Anpas e Angelo del Fango a Firenze

Salvatore, volontario Anpas e Angelo del Fango a Firenze

Norcia, 5 novembre 2016 - Non è calcolo, è istinto. Quando l'emergenza chiama il cuore risponde. Ed è proprio il cuore delle persone come Salvatore (nomen omen), che salva da un tragico destino. Salvatore, Angelo del fango durante l'alluvione che ha colpito Firenze il 4 novembre 1966 (GUARDA LO SPECIALE) è oggi a Norcia come volontario Anpas per aiutare i terremotati (L'ARTICOLO).

Persone che hanno perso tutto dopo il sisma e che con grandissima fatica fanno i conti quotidianamente con la terra che continua a tremare. I volontari aprono spazi di serenità nei cuori e la perseveranza di voler continuare a donarsi e a fare del bene è un valore aggiunto che, per fortuna, molto spesso emerge in disgrazie di questa portata. Salvatore dunque, di nome e di fatto si potrebbe dire, è un vero esempio. Perché lui aveva 12 anni quando si è visto arrivare la furia dell'acqua dell'Arno alle finestre di casa e non si è fatto travolgere dalla paura: "Quella dell'alluvione è stata come un'impronta per la mia vita - spiega nel video girato da Anpas -. E' grazie a quella esperienza che ora mi trovo qui". A Norcia appunto.

Salvatore, figlio di una dipendente comunale, durante l'alluvione a Firenze, dava una mano dove c'era bisogno: "Mia mamma era stata reclutata per la distibuzione dei vestiti e io andai con lei". Dodici anni. Poi l'ingresso come volontario nel settore sanitario della Pubblica assistenza e ora a Norcia: "Ci sono persone impaurite, bambini terrorizzati. Questo mi spinge a essere qui e andare avanti perché noi siamo più forti del terremoto". Un messaggio di profonda speranza e un esempio di grande coraggio.