Giunta Pd indagata, il sindaco: "Tutto nella massima trasparenza"

Samuele Bertinelli dal suo profilo Facebook: "Se c'è una denuncia da parte di alcuni dipendenti la Procura aveva l'obbligo di aprire un fascicolo"

Samuele Bertinelli

Samuele Bertinelli

Pistoia, 4 agosto 2016 - Il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, del Pd, indagato assieme a tutti e cinque gli assessori della sua giunta di centrosinistra e ad alcuni dirigenti del municipio nell’ambito di un’inchiesta sulle nuove assunzioni a Palazzo di Giano, la sua prima difesa la lancia direttamente dal suo profilo Facebook: "Ho letto stamattina dalla stampa che la giunta comunale ed alcuni dipendenti dell’Ente sarebbero oggetto di una indagine relativa alle modalità di selezione del personale dirigente.  Nessuno - né io, né gli assessori, né i dipendenti – è stato raggiunto da alcuna comunicazione da parte della magistratura.  Da quel che abbiamo letto – evidentemente più informata di quanto non lo siano le persone che sarebbero coinvolte nelle vicende richiamate -, l’oggetto delle indagini riguarderebbe procedure relative alla selezione del personale che – come sempre – sono state seguite da questa Amministrazione secondo criteri di massima trasparenza, pubblicità e con assoluto rigore.

Soprattutto, obbedendo al principio, per me indiscutibile, della separazione delle funzioni tra politica e tecnica, come previsto dalla legge. Naturalmente, se – come leggiamo – l’indagine nasce da un esposto presentato da alcuni dipendenti dell’Ente, la Procura aveva l’obbligo di aprire un fascicolo e dunque non poteva fare altro che avviare un’indagine. Considero non da oggi, peraltro, l’obbligatorietà dell’azione penale un principio di autentica civiltà giuridica. Per la selezione del personale l’amministrazione ha operato sempre con modalità concorsuali e attraverso atti pubblici validati dal parere di regolarità tecnica, coerentemente con il criterio che ha appunto guidato tutta l’azione di questa Amministrazione, improntato al massimo rigore, alla trasparenza, alla correttezza delle procedure e nel pieno rispetto delle diverse competenze della parte politica e di quella tecnica. Non soltanto sono dunque disponibile a collaborare con la magistratura, ma sono interessato e determinatissimo a chiarire, e a rendere pienamente comprensibili e chiari alla città, tutti gli aspetti – nessuno escluso – di questa vicenda".

Bertini dunque parla nel suo post di trasparenza, correttezza nelle procedure e soprattutto massima collaborazione con la magistratura. E l'inchiesta è comunque in dirittura d'arrivo, essendo iniziata molti mesi fa dopo una denuncia presentata da alcuni dipendenti del Comune di Pistoia, non resta altro che aspettare per capire se per il Comune sarà un terremoto politico oppure come dice lo stesso primo cittadino "solo l'obbligo di aprire un fascicolo dopo una denuncia"