Pistoiese, ma cosa ti è successo

Brutto passo falso a Santarcangelo. Parlano i protagonisti

Max Alvini, tecnico della PIstoiese (foto Quartieri)

Max Alvini, tecnico della PIstoiese (foto Quartieri)

Pistoia, 6 febbraio 2016 - Così proprio no. La Pistoiese è stata sconfitta 3-1 al Santarcangelo al termine della peggior prestazione stagionale. Lo abbiamo visto noi e lo sostiene anche Max Alvini nel post partita. Gli arancioni sono entrati in campo molli, hanno preso gol dopo 6 minuti rischiando grosso in altre occasioni sia prima che dopo la rete del momentaneo pareggio di Mungo. L'errore di Anastasi a due passi da Nardi è paragonabile alle sviste difensive che hanno permesso al Santarcangelo di segnare tre volte (ancora insufficiente Pasini, in grave involuzione già dalla scorsa settimana). Difficile capire i motivi di una debacle così grave: il tecnico ha smentito l'ipotesi della gara sottovalutata. Una cosa grave, senza dubbio, ma è ancor più grave che la PIstoiese abbia cronicamente la mancanza di mordente. Nell'ultimo mese il carattere degli arancioni aveva colpito: le prestazioni indipendentemente dal risultato erano state convincenti e gli applausi dello stadio dopo la sconfitta al 90' con la Spal dimostravano una fiducia crescente. Oggi però niente applausi perché la prestazione al "Mazzola" è solamente da archiviare e dimenticare. Il ciclo di sei gare che avrebbero delineato il cammino degli orange da qui a fine campionato è iniziato nel peggiore dei modi.

Dagli spogliatoi. Massimiliano Alvini: "La peggior prestazione stagionale dopo quella di Carrara - ha detto -. Non so come spiegarmela, una prova brutta, inguardabile e inspiegabile. Eppure i presupposti per una partita del genere non c'erano assolutamente. Mi assumo ogni tipo di responsabilità perché sono l'allenatore ma mi amareggia moltissimo vedere una squadra che non è la mia squadra. Siamo tornati indietro nel peggiore dei modi e sono io il primo responsabile. Non è questa la Pistoiese che voglio e che speravo di avere. C'è solo da fare autocritica, io in primis. Potevamo raddoppiare? Sì ma sarebbe rimasta comunque una prestazione non all'altezza. A fine partita non ho detto nulla ai ragazzi, mi dispiace moltissimo e non vorrei mai che la mia squadra giocasse così". Giusto Priola: "Nemmeno noi ci aspettavamo una prova del genere - ha commentato -. Abbiamo subito le reti decisive nel nostro miglior momento ma non ci sono giustificazioni per come abbiamo giocato. Dobbiamo assumerci le responsabilità, guardare avanti e pensare a non ripetere gli errori commessi. Ci vuole molta più cattiveria da qui in avanti. Siamo partiti molli e il primo gol è frutto di questo approccio. Il Santarcangelo attaccava con tanti uomini e abbiamo sofferto questa situazione ma, ripeto, non ci sono alibi o scusanti. Venivamo da buone prestazioni e una prova del genere è ancor più difficile quindi da spiegare".