Il funerale di Licio Gelli tra poesie, curiosi e guardie del corpo

Chiesa blindata e vietata ai giornalisti, un'amica legge commossa una poesia del "Venerabile"

I funerali di Licio Gelli a Pistoia (foto Castellani)

I funerali di Licio Gelli a Pistoia (foto Castellani)

Pistoia, 17 dicembre 2015 - I parenti, pochi conoscenti arrivati da diverse zone d'Italia ma, soprattutto, tanti curiosi al funerale di Licio Gelli che si è svolto nella chiesa della Misericordia di Pistoia.

Partita da Arezzo, la salma del "Venerabile" è arrivata a Pistoia in tarda mattinata e la strada dove si trova la camera ardente è stata presidiata da uno schieramento massiccio di forze dell'ordine. Al termine della messa, Gelli è stato sepolto al cimitero monumentale della Misericordia, accanto alla prima moglie, Wanda.

Durante la funzione è stata anche letta una poesia di Gelli, in cui si parla di ciò che si semina nella vita e di ciò che, nel bene e nel male, si lascia in eredità. La poesia è stata letta, con voce rotta, da un'amica.

I versi sono stati accompagnati da un applauso, in chiusura della cerimonia funebre alla chiesa della Misericordia di Arezzo. Seduti nelle prime file c'erano la moglie di Gelli, Gabriela, la figlia Maria Rosa e i nipoti. Non c'erano i figli: Maurizio vive in Sudamerica, mentre Raffaello ieri è stato tutto il giorno alla camera ardente, alla Misericordia di Pistoia.

All'inizio della cerimonia due nipoti di Gelli hanno recitato le letture evangeliche. Alcuni curiosi si sono fermati davanti alla chiesa. L'accesso era vietato a telecamere e macchine fotografiche e i giornalisti guardati a vista degli uomini di una ditta di security che, per tutto il giorno, ha scortato i familiari di Gelli.

A celebrare il funerale nella chiesa di Pistoia è stato don Pier Luigi Biagioni che nell'omelia ha ricordato come "una lunga vita consente di capire che non si è innopotenti ma fragili". Inoltre ha evidenziato che "anche l'agio e il potere perdono valore senza amore".