Galanda: "Pensiamo solo a giocare"

Il giemme biancorosso

Pitti Uomo, Giacomo Galanda, Pistoia Basket, allo stand Stance

Pitti Uomo, Giacomo Galanda, Pistoia Basket, allo stand Stance

Pistoia 30 aprile 2016 - I biancorossi devono avere un solo obiettivo fisso in mente: pensare  solo alla partita. E’ questo ciò che deve fare Pistoia. E questo è anche il pensiero del giemme biancorosso Gek Galanda. «La cosa più difficile – dice Galanda – è concentrarsi solo sulla partita perché è facile farsi distrarre dagli altri risultati, dalle combinazioni e altro. Personalmente ho sempre preferito decidere io il mio destino senza aspettarmi qualcosa dagli altri o sperare in risultati positivi ed è questo ciò che lo staff tecnico ha inculcato nella mente dei giocatori».

Giusto anche perché sono le partite contro le squadre che non hanno più nulla da chiedere quelle più difficili da affrontare. «Noi andiamo a Capo d’Orlando – prosegue Galanda – per giocarci una partita vera sapendo benissimo che nessuno ci regalerà niente e, anzi, convinti che Capo d’Orlando vorrà chiudere bene la stagione. Per noi è una partita da dentro o fuori e come tale va interpretata». La Tesi Group ha avuto tutto il tempo per preparare il match, forse anche troppo. «Esatto – afferma Galanda – avrei preferito che la sosta ci fosse prima dei playoff. Avere tempo a disposizione ti porta a pensare, a ragionare e a perdere feeling con il campionato. La squadra si sta preparando bene, senza forzare, ma con lo scopo di arrivare pronti. Sarà una trasferta lunga, ma la concentrazione e la voglia di raggiungere un obiettivo importante terranno alta l’attenzione».

Pistoia dovrà partire subito forte giusto per mettere in chiaro le cose ed evitare di correre il rischio di far entrare in partita gli avversari. «Partire forte, ma soprattutto tenere botta alle risposte degli avversari – spiega il giemme biancorosso – Noi siamo una squadra che ha sempre giocato a ritmi alti, in modo spettacolare, con una grande difesa e producendo molto per cui da questo punto di vista non ci saranno problemi. L’importante sarà l’aspetto mentale che dovrà essere quello di voler vincere, ma non di sentire la pressione di doverlo fare per forza. Il match sarà lungo e il difficile è come affrontare una gara complicata, se parti determinato bene, altrimenti se ti trovi nella condizione di dover rimettere a posto le cose rischi di farti prendere dalla frenesia e la tensione inizia a salire. Se giochiamo la nostra pallacanestro come abbiamo sempre fatto, sono sicuro che possiamo portarla a casa».