"Meno tasse e più servizi", Tomasi parla alla montagna

"Le frazioni di montagna e collina meritano di essere protagoniste"

Alessandro Tomasi (foto Quartieri)

Alessandro Tomasi (foto Quartieri)

Pistoia, 2 maggio 2017 -  "Le frazioni della montagna sono state emarginate dal programma ufficiale della Capitale della Cultura, nonostante le loro grandi ricchezze e potenzialità in ambito turistico. Un turista che giunge in città non è in nessun modo indirizzato e invogliato a salire sulle zone collinari e montane del nostro Comune. Si tratta, purtroppo, soltanto dell'ennesimo esempio della considerazione che l'amministrazione uscente ha riservato a queste zone. Le frazioni di montagna e collina meritano invece di essere protagoniste". Il candidato sindaco del centrodestra Alessandro Tomasi lancia il suo progetto per le frazioni del comune che si trovano in montagna.

"Serve una virata a 180 gradi, che arresti lo spopolamento. Lo si otterrà, anzitutto, mantenendo i servizi ancora presenti sul territorio come poste, bancomat, ambulatori, caserma dei carabinieri, trasporto pubblico e servizi comunali. È molto semplice: se vengono meno le condizioni per viverci normalmente non si può parlare di rilancio. Per intervenire sulla manutenzione delle struttuee e il rilancio del territorio, le risorse ci sono: basta pensare che Acqua Silva versa, un forma di tributi, decine di migliaia di euro nelle casse del Comune. Almeno parte dei questi soldi deve rimanere qui. Anche gli sgravi fiscali sono necessari. Nessuno può per esempio investire in ristrutturazione o cambi di destinazione d’uso sulla propria abitazione o azienda a causa di oneri fra i più alti del territorio. I raffronti sono imbarazzanti: cambio di destinazione da pertinenza ex rurale a civile abitazione (mq 80) oneri: per il Comune di Pistoia gli oneri ammontano a 11.900 euro, a San Marcello 4.500; sanatoria edilizia in materia di difformità (esempio modifica di un’apertura abusiva in un fabbricato sorto prima del 1953): Comune di Pistoia 4500 euro, San Marcello 516 euro. Con costi minori si incentiverebbe le aziende e i privati ad investire con un ritorno anche per le casse del Comune. Bisogna poi incentivare anche il turismo in particolare quello sportivo che in altre realtà italiane, grazie ad investimenti piccoli e collaborazioni con il privato, ha visto una grande crescita anche in zone montane. Il potere pubblico deve avere, quindi, un ruolo di aiuto, tendere la mano ai cittadini. Non mettere loro i bastoni fra le ruote"