Accolto il ricorso della Tesi Group

Multa ridotta a 1500 euro

La festa in piazza duomo  (Acerboni/FotoCastellani)

La festa in piazza duomo (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 6 febbraio 2016

In casa biancorossa c'è aria di festa. Giustizia è stata fatta. La corte sportiva d’appello ha accolto, parzialmente, il ricorso presentato dalla Giorgio Tesi Group riducendo l’ammenda da 13mila euro a 1500 euro. Evidentemente la linea difensiva di Pistoia è stata convincente ed è riuscita a fare chiarezza su quanto realmente avvenuto durante la partita tra la Tesi Group e l’Energia Dolomiti Trento. Fin dall’inizio la vicenda è apparsa paradossale sia per quanto accaduto in campo, il comportamento dell’arbitro Sardella è da censurare senza tanti discorsi, sia al termine dell’incontro.

Nessuno ha ravvisato comportamenti tali da indurre gli arbitri a prendere la decisione di squalificare il campo di Pistoia dal momento che non ci sono stati atteggiamenti violenti o minacciosi o episodi d’intemperanza da giustificare una simile decisione. A questo punto è inutile stare qui a recriminare su ciò che è stato o sul vero significato di questa sentenza che sconfessa, di fatto, quanto riportato in prima istanza dagli arbitri almeno per quanto riguarda la squalifica del campo. Già perché va ricordato che i 12mila euro altro non erano che la squalifica del campo commutata in ammenda.

«L’A.S. PISTOIA BASKET 2000 Giorgio Tesi _ si legge nel comunicato della società _ comunica che, in data odierna, è stata pubblicata la sentenza sul ricorso presentato dalla società avverso le sanzioni del giudice sportivo dopo la gara di domenica con Trento. Questo il testo del dispositivo adottato dalla Federazione: La Corte Sportiva d’Appello, nella seduta odierna, in parziale accoglimento del ricorso, dispone l’applicazione dell’ammenda di € 1.500,00 (art. 38,1 g RG). Dispone altresì addebitarsi il 50 per cento del contributo relativo al reclamo». 

Soddisfatto e non poteva essere altrimenti il presidente biancorosso Roberto Maltinti che era rimasto amareggiato dalla prima sentenza del giudice sportivo perché sentiva fortemente di aver subito un torto . «Siamo felici -ha affermato il presidente Maltinti- che la nostra linea difensiva sia stata accolta. Adesso chiudiamo questa vicenda e torniamo a concentrarci tutti quanti su questa impegnativa fase della nostra stagione sportiva».