Pisa, tre derby nelle prossime quattro partite. Il torneo del Granducato entra nel vivo

Prima il Prato, poi la Lucchese al Porta Elisa e infine il Gavorrano intervallati dalla gara casalinga con l'Arzachena

Arena Garibaldi: sbandierata in Curva Nord

Arena Garibaldi: sbandierata in Curva Nord

Pisa, 29 settembre 2017  - Il campionato del Granducato entro nel vivo anche per il Pisa: domenica arriva il Prato, poi la Lucchese al Porta Elisa e infine il Gavorrano all'Arena Garibaldi, intervallati dalla gara casalinga con l'Arzachena. Tre derby nelle prossime quattro partite. Per i nerazzurri, che finora hanno disputato solo un derby (0-0 con il Siena), sarà una cartina di tornasole importante. I nerazzurri, infatti, stanno al campionato di terza serie come la Juventus, il Milan o l'Inter a quello di serie A: batterli dà prestigio e visibilità, oltre ai tre punti, e dunque tutti daranno sempre il massimo per riuscirvi. La cosa vale in particolare per le altre squadre della regione stante il forte campanilismo che da sempre contraddistingue la Toscana. Per Mannini e compagni, dunque, sarà una cartina di tornasole importante su ambizioni e potenzialità, specie considerando che saranno derby toscani quasi la metà delle partite in calendario (18 su 37).

Il passato del resto, sul punto, è chiarificatore. Nel 2015-16, anno della promozione in B dopo la vittoria nella finale play-off con il Foggia, il Pisa conquistò la bellezza di trenta punti in sedici partite (“regalando” gli ultimi tre alla Pistoiese dato che i nerazzurri erano già matematicamente ai play-off), una media di 1,9 a partita. Due sole sconfitte (con Siena e Pistoiese), quattro pari (ad Arezzo, Carrara, Siena e in casa con il Pontedera) e nove successi (in casa con Prato, Tuttocuoio, Lucchese, Pistoiese, Arezzo e Carrarese e in esterna a Pontedera, Prato e con il Tuttocuoio) il bilancio finale di una stagione che vide il Pisa chiudere al secondo posto nella “regular season” per poi centrare la promozione ai play-off. Tutt'altro andamento nella stagione precedente. In quel campionato, che contava in calendario 14 derby su 38 gare (poco più di un terzo delle sfide in programma) i nerazzurri raccolsero appena diciotto punti, una media di 1,3 partita. Alla fine si contarono cinque successi (in casa con Pistoiese e Tuttocuoio ma a stagione abbondantemente compromessa e in trasferta a Prato, Grosseto e ancora con il Tuttocuoio), altrettanti ko (all'Arena con Grosseto e Carrarese e a Pistoia, Lucca e di nuovo Carrara) e tre pari (due volte con il Pontedera e in casa con il Prato). Un ruolino di marcia striminzito che incise non poco sulla fallimentare stagione della “corazzata” costruita dal diesse Pino Vitale e affidata alla guida di Piero Braglia, una squadra partita come “superfavorita” e che alla fine mancò anche l'accesso agli spareggi play-off.

Ecco perchè, dunque, la sequenza che si apre domenica con il Prato potrà dire una parola importante anche sulle ambizioni del Pisa. I nerazzurri ci arrivano senza Masucci (che è stato squalificato) ma nelle migliori condizioni dato che sono reduci da due successi consecutivi. In avanti dovrebbe scendere in campo dall'inizio Maikol Negro. Recuperato anche Ingrosso che domenica sarà regolarmente a disposizione.