Raddoppio della ferrovia, il sindaco chiede un progetto specifico per la città

"Nessun accordo firmato per il passaggio a raso della linea"

Da sinistra, il geologo De Martin Mazzalon, il sindaco Bellandi e il consigliere Morini

Da sinistra, il geologo De Martin Mazzalon, il sindaco Bellandi e il consigliere Morini

Montecatini 27 ottobre 2016 - “Rivendichiamo la specificità del nostro territorio e chiediamo che Montecatini venga estrapolata dal secondo lotto dei lavori relativi al raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Lucca, acquisendo centralità in una progettazione dedicata in un apposito bando”. E’questa la richiesta che il sindaco Giuseppe Bellandi rivolge a Rete Ferroviaria Italiana, dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi a Pistoia dal viceministro per le infrastrutture Riccardo Nencini e l’amministratore delegato della società Maurizio Gentile.

Ieri mattina, nella sala del consiglio comunale, è stata organizzata una conferenza stampa per fare il punto della situazione. “La prima cosa che devo puntualizzare – ha esordito Bellandi – riguarda le affermazioni del consigliere comunale Alberto Lapenna (Forza Italia): come sindaco, non ho mai firmato alcun progetto preliminare per il raddoppio a raso della ferrovia in città. Nessuno lo ha mai fatto. Attendiamo da Rete Ferroviaria Italiana la presentazione dei progetti definitivi per avviare, come ho già richiesto, i processi di partecipazione”.

L’ipotesi di un passaggio a raso, a Montecatini, prevedeva anche la realizzazione di almeno due sottopassi, uno dei quali in via Marruota, mentre l’altro sarebbe dovuto nascere in via Tripoli. Ma quest’ultima possibilità, secondo i tecnici del Comune, non è praticabile. “Deviare il fiume Salsero – ha proseguito Bellandi – che scorre sotto via Tripoli, garantendo un sottovia sicuro e praticabile per i prossimi 200 anni, così come è previsto dalla legge, è possibile? Noi siamo convinti di no e ci spingiamo a dire che Regione ed Rfi arriveranno alle nostre stesse conclusioni.

Anche l’ipotesi di un cavalcavia, dalla rotonda del Palaterme a piazza Italia, in sostituzione del sottopasso di via Tripoli è di difficilissima attuazione per l’impatto che avrebbe sul traffico cittadino. Potrebbe anche creare problemi all’area commerciale che andrà a nascere con la creazione della nuova sede dell’Esselunga, in via Machiavelli, e l’arrivo di altre aziende”.

Bellandi è sicuro di aver fatto una buona scelta chiedendo la presentazione di due progetti a Rete Ferroviaria Italiana, uno per la sopraelevata e l’altro per il raso. “Altrimenti – ha sottolineato – la società avrebbe già deciso. Di questo mi prendo i meriti. La sopraelevata, anche se comporterebbe costi maggiori (circa 20 milioni di euro), un pesante impatto ambientale, più un lungo tempo di stop per il traffico ferroviario (cifrato in 14 milioni di euro di maggiori costi). Sulla durata dei lavori nel caso di sopraelevata abbiamo avuto già tipologie di risposte diverse da tecnici qualificati. Montecatini chiede a tutti i soggetti coinvolti, Governo, Regione ed Rfi, uno sforzo straordinario, in termini economici, ma anche di progettazione e di studio, per problematiche strutturali, idrogeologiche e urbanistiche, sotto gli occhi di tutti”.