Cagnolino gettato in un cassonetto: la storia del cucciolo commuove la Valdinievole

Salvato da una ragazza che lo ha adottato

Ancora un cucciolo abbandonato (foto d'archivio)

Ancora un cucciolo abbandonato (foto d'archivio)

Montecatini 7 luglio 2015 - Questo inizio di estate porta purtroppo con sé l'ennesima storia di crudeltà verso gli animali: un gesto riprovevole ed esecrabile è stato compiuto nei confronti di un cucciolo di cane, strappato ad una morte quasi certa solo dalla prontezza di spirito di una ragazza. Il cucciolo è stato trovato chiuso in una busta di plastica dentro un cassonetto, in mezzo all'immondizia resa ancora più maleodorante dal gran caldo.

«Erano passati pochi minuti dopo le 22 di domenica sera – racconta la ventenne montecatinese -. Ho fermato l'auto in prossimità di alcuni cassonetti che si trovano al confine tra Montecatini e Massa e Cozzile (precisamente al confine con la frazione di Traversagna), per buttare via la spazzatura. E' stato allora che ho sentito come una specie di pianto, di lamento, che mi ha fatto una grandissima impressione, anche perché era buio e il fatto mi ha colto totalmente di sorpresa. Lì per lì le ho pensate tutte: mi sono chiesta 'Chi è questo essere che piange di notte in questo posto?'. Ho cominciato a fare gesti per richiamare l'attenzione di un passante al fine di farmi aiutare a tenere sollevato il coperchio del cassonetto per guardare all'interno con cautela. Con una torcia elettrica ho cercato di capire da dove provenisse il lamento ed è stato allora che ho visto una busta di plastica che conteneva un cucciolo di cane. Il mio stupore e insieme il mio dolore sono stati immensi: non volevo credere ai miei occhi. Ma si può compiere un gesto del genere?».

La povera creatura è stata così salvata da quella che sarebbe stata quasi certamente una fine orrenda. Un atto crudele ed assurdo che avrebbe lasciato morire un essere vivente in mezzo alla spazzatura. Un fatto gravissimo che si aggiunge alla schiera di crudeltà tipiche della drammatica piaga degli abbandoni, che sono più frequenti nella stagione estiva e contro i quali gli appelli non sono mai troppi a quanto pare, mentre esistono canili, strutture adeguate all'accoglienza degli animali e moltissime persone che sarebbero felici di poter adottare un cane per amarlo ed accudirlo come merita. «Spero che questa storia – afferma la ragazza che ha salvato il cucciolo – serva a ricordare che gli animali sono essere viventi a cui si devono rispetto e amore e a condannare pubblicamente questo gesto orribile».