Rapine alla Fantozzi, arrestati. E uno dei due torna indietro a chiedere scusa

Una donna gli spruzza lo spray urticante e il complice scappa in auto rossa lo lascia a piedi. Prima l'assalto alla profumeria Giò e poi alla boutique Belli e Ribelli / UNO DEI BANDITI TORNA INDIETRO E CHIEDE SCUSA

La titolare Giordana Berzoni con i carabinieri

La titolare Giordana Berzoni con i carabinieri

Carrara, 1 marzo 2015  - PISTOLA alla mano ha minacciato in una manciata di minuti due negozianti: dopo una serie di peripezie tragicomiche il balordo è stato arrestato assieme al complice. Il bottino? 100 euro, oltretutto restituito dallo stesso bandito pasticcione alla rapinata. Un sabato pomeriggio movimentato per le forze dell’ordine alle prese con una coppia da film del ridicolo: prima un tentativo di rapinare, la profumeria Giò di viale XX Settembre 262 ad Avenza e poi il negozio di abbigliamento per bimbi ‘belli e ribelli’ di viale Galilei a Marina. Con le sembianze di Fantozzi e il ragionier Filini. Pistola giocattolo, una corsa per scappare da una negoziante per poi ridarle l’incasso, il complice che, vista l’inseguimento scappa in auto (rosso fuoco) e lascia a piedi il «collega» sono soltanto alcune delle caratteristiche di una serie di tentate rapine lampo che, se non ci fossero delle persone spaventate dal comportamento dei malviventi assumerebbero il sapore di una comica. I fatti: intorno alle 17 Giordana Berzoni (nella foto), 76 anni e titolare della profumeria ad Avenza, ha chiamato i carabinieri perché un uomo con accento meridionale, in sovrappeso e non molto alto era entrato in negozio armato di pistola e dopo aver preteso l’incasso si era dato alla fuga perché colpito dalla donna con uno spray urticante agli occhi. La vicenda raccontata dalla titolare: «E’ entrato, mi ha intimato di dargli l’incasso. Non ho capito più nulla, non riuscivo ad aprire la cassa. Mi sono avvicinata al banco e ho estratto la bomboletta spray che mi ha dato mio figlio Simone che ha un’armeria e l’ho colpito. In terra c’era un foulard che era caduto dal banco: è inciampato sopra e, visto che non gli davo l’incasso si è velocemente allontanato». Il figlio è stato poi avvertito successivamente dalla donna, poiché era a Terni per visitare una fiera di armi antiche.

NON PASSANO neanche 10 minuti che la stravagante coppia colpisce ancora: stavolta a conoscere questi ladri di polli sono le sorelle Flavia e Dianella Cordiviola, titolari del negozio di abbigliamento per bimbi di viale Galilei ‘Belli e ribelli’. L’uomo è entrato nel negozio e come pochi minuti prima ha chiesto l’incasso alle due. Le titolari consegnano al malvivente l’incasso, 100 euro, ma Flavia esce dal negozio e si precipita all’inseguimento del rapinatore, coadiuvata da Simone Ulivieri, istruttore di wing Tsun. L’uomo, vista la donna alle sue spalle, ha abbandonato la pistola lanciandola in strada. Il complice, vedendo il collega fermato da Flavia, non ci ha pensato due volte e, imboccando la prima marcia l’ha lasciato a piedi. La titolare, dopo inviti insistenti verso il rapinatore, è riuscita a farsi ridare il malloppo. I due, un napoletano e un carrarino (alla guida) sono stati poi arrestati dalle forze dell’ordine a Marina.