Nogarin indagato, battaglia Pd-Cinquestelle, il sindaco: "Sono sereno"

Avviso di garanzia sul caso Aamps per il primo cittadino labronico. Che incassa la solidarietà di Beppe Grillo

Filippo Nogarin

Filippo Nogarin

Livorno, 8 maggio 2016 - "Sono sereno, sono stato io a portare in tribunale i libri dell'Aamps". Così, in una domenica trascorsa in famiglia a casa, il sindaco Filippo Nogarin, raggiunto nella giornata di sabato da un avviso di garanzia per l'inchiesta sull'azienda di rifiuti cittadina Aamps. Sulla gestione degli ultimi anni dell'Aamps gli indagati sono undici. Tra questi c'è l'ex sindaco Alessandro Cosimi per quanto riguarda la precedente giunta di centrosinistra, ma anche l'assessore al bilancio dell'attuale giunta grillina Lemmetti.

Adesso l'avviso di garanzia è arrivato anche al sindaco. Un atto dovuto, dicono molti. Ma certo la notizia delle indagini su Nogarin non lascia il mondo politico indifferente. Su un caso locale si gioca una partita nazionale importante, con una ripresa della guerra tra Pd e Cinque Stelle sul caso legalità. In una placida domenica mattina di maggio il sindaco ha cercato di dribblare le domande dei giornalisti, che lo hanno atteso sotto casa. "Non ho niente da dire, lo ho già fatto con il mio post su Facebook. Di certo sono sereno, perché sono stato io a portare i libri in tribunale, sono altri che non devono essere sereni".

Beppe Grillo ha chiamato Filippo Nogarin. «Ti sosteniamo, siamo con te. Tieni duro, non ti lasciamo solo», sarebbero state le parole di Grillo.

Di certo è che il Pd è partito lancia in resta contro il sindaco. «La cosa più inquietante e che sorprende è che il sindaco Nogarin dichiari che si dimette se ha violato le norme del Movimento. Deve dimettersi se ha violato le norme del codice penale e non le norme della Casaleggio Associati», dice David Ermini, responsabile giustizia del Pd, commentando il caso Nogarin. 

«Abbiamo fiducia nel corso della magistratura e considereremo il sindaco di Livorno Nogarin innocente fino a sentenza passata in giudicato, a differenza di quanto fa Grillo con tutti i sindaci non M5S. Ma da un punto di vista politico, contestiamo fortemente l'inesperienza e l'incompentenza di questi amministratori locali e aspiranti tali che gestiscono il denaro e il patrimonio pubblico come se fossero i soldi del Monopoli», dice Librandi (Scelta Civica). 

"Aspettiamo di vedere le carte, perche' sull'avviso di garanzia per ora non c'e' scritto molto: potrebbe essere un atto dovuto. Se invece non dovesse esserlo e ci dovessero essere 'condotte', diciamo cosi', contrarie al Movimento 5 Stelle o alla legge, allora il sindaco Nogarin ne trarra' le conseguenze", dice invece l'onorevole grillino Alessandro Di Battista, commentando a Repubblica la vicenda.